È proprio la forza del sole, convertita in energia elettrica, a fornire la potenza a Emilia 2, la solar car, nata dalla progettazione di studenti e piccole imprese emiliano romagnole, che rappresenterà l’Italia al World Solar Challenge 2011, il campionato mondiale ad emissioni zero in corso in Australia fino al 23 ottobre.
Il World Solar Challenge è una competizione dedicata a veicoli elettrici alimentati esclusivamente dall’energia solare. Nata nel 1989, si svolge in Australia a cadenza biennale ed è la gara più prestigiosa nel suo genere. Si parte da Darwin e si procede a sud per oltre 3 mila chilometri fino a Adelaide.
All’edizione 2011 partecipano 42 squadre da tutto il mondo: Australia, Usa, Giappone, India, Malesia, Iran, Arabia Saudita, Canada, Svizzera, Inghilterra, Cile, Corea, Filippine, Taiwan, Singapore, Turchia. Dall’Europa solo Italia, Germania, Belgio e Olanda.
I partecipanti sono prevalentemente team universitari spesso supportati da colossi industriali della tecnologia e dell’energia. Lo scopo del World Solar Challenge 2011 è quello di percorrere i 3.021 km che separano Darwin da Adelaide con un veicolo solare, appositamente progettato e costruito dal team, nel minor tempo possibile. La gara si svolge lungo la Stuart Highway, rettilinea direttrice nord-sud che attraversa il deserto: ci si muove in un ambiente estremo, insieme al traffico normale, rispettando le norme di circolazione e affrontando gli imprevisti che le strade australiane riservano, solitamente canguri e road-trains.
"La solar car italiana – ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale alla Attività produttive – nasce dalla passione, dall’alta artigianalità e da quell’ingegno senza pari tipico della terra emiliana: è l’espressione più alta e sincera di una terra di motori che, forte della propria storia gloriosa, guarda al futuro dedicandosi ad elaborare nuovi modelli di sviluppo e mobilità sostenibile. Un’auto completamente solare, di fabbricazione tutta emiliano-romagnola, pensata e costruita tra Castel S.Pietro T e Modena. Giovanissimi meccanici selezionati tra studenti dell’Ipsia di Maranello e giovani Ingegneri di Unibo. La testa e le mani di imprenditori-artigiani, il tocco hi-tech di Ferrari e Università di Bologna". (aise)
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