Ieri alla Commissione Esteri della Camera dei Deputato è proseguito l’esame della riforma di Comites e Cgie, già approvata dal Senato. Presente, fra gli altri, anche il Sottosegretario agli Esteri con delega agli Italiani nel mondo, Alfredo Mantica, che – dopo certe uscite del ministro leghista Roberto Calderoli – ha voluto sottolineare ancora una volta che il Governo è "contrario all’abolizione della circoscrizione estero". Allo stesso tempo, "credo che sia prevedibile la riduzione dei parlamentari eletti all’estero, se sarà ridotto anche il numero dei parlamentari eletti in Italia". Su questo tema, il presidente della Commissione, On. Stefani, Lega Nord, ha precisato: "la Bozza Calderoli prevede l’abolizione dei senatori eletti all’estero nell’ambito della più ampia riforma del Senato federale, e la riduzione dei deputati in modo proporzionale ai 245 eletti alla Camera", per poi ricordare che la prossima settimana si terrà alla Farnesina la plenaria del Consiglio generale e che, in quella occasione, la Commissione avvierà un "un ciclo di approfondimenti conoscitivi" sulla riforma di Comites e Cgie.
Mantica ha anche voluto chiarire che per il governo "non è affatto secondaria la questione della stampa e spedizione delle schede elettorali, da affidare in sede locale per ridurre gli elevati costi attuali", e ha poi garantito "la piena disponibilità dell’esecutivo a cooperare".
Laura Garavini, Pd, eletta nella ripartizione estera Europa e residente in Germania, si è detta perplessa sul testo di riforma approvato dal Senato, aggiungendo che in ogni caso l’urgenza è quella di "mettere in sicurezza il voto degli italiani all’estero, alla luce delle irregolarità registrate anche in occasione delle ultime consultazioni referendarie".
Gianni Farina, Pd, eletto in Europa e residente in Svizzera, fra le altre cose durante il suo intervento ha detto: "La rappresentanza delle collettività italiane all’estero si è sviluppata in un clima di partecipazione democratica che partiva dalla base e trovava poi riscontro nell’attività di parlamentari, come l’onorevole Tremaglia, che mostravano grandi sensibilità verso tali temi. Credo – ha aggiunto – che occorra mantenere questo legame per apportare alcuni miglioramenti alla struttura dei Comites, senza operare stravolgimenti in ragione dell’impianto già ottimo e del fatto che già si tiene conto della presenza di eletti all’estero".
Presidente del Maie, l’onorevole Ricardo Merlo ha ricordato che "il ritardo nel rinnovo dei Comites pone un serio problema di legittimità e di capacità rappresentativa di questi organi di rappresentanza". (Italiani nel mondo, Merlo (Maie) a Mantica: Voto subito per ridare legittimità ai Comites)
Presente anche Giuseppe Angeli, PdL, eletto nella ripartizione Sud America e, come Merlo, residente in Argentina: "Il maggior problema relativo alle schede è garantire che esse siano davvero consegnate ai destinatari", ha sottolineato il deputato.
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