Quali sono le principali urgenze degli italiani nel mondo? Secondo Giuseppe Stabile, vicesegretario generale per l’Europa e l’Africa del Nord del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, “una delle principali e costanti nel tempo è quella di ricevere servizi consolari efficienti, un’interazione facilmente accessibile e vicina agli utenti, e questo grazie alla digitalizzazione e l’utilizzo di nuove tecnologie si sta perfezionando sempre più”.
“Tuttavia, non bisogna dimenticare che l’espatrio continua a essere maggiormente frutto di costrizione più che di scelta e questo incide sulla crescita dell’economia nazionale.
Quindi dovremmo contribuire anche ad apportare quei suggerimenti migliorativi che garantiscano coerenza nelle attività di promozione all’estero condotte dal sistema Paese.
Molti politici, studiosi e addetti ai lavori per anni si sono cullati parlando banalmente di normale (o storica) circolazione, senza curarsi dell’ascolto degli espatriati, delle loro ragioni, visioni e valutazioni. Ecco, personalmente ritengo fondamentale questo aspetto e il nostro contributo può marcare la differenza”.
Intervistato da Askanews, Stabile indica le urgenze, le sfide e gli obiettivi per il 2025: “Ritengo necessario che il sistema della rappresentanza, a partire dall’associazionismo, si adegui alla realtà attuale della nostra emigrazione per svolgere al meglio il suo ruolo, avendo quale unico ed esclusivo interesse il supporto alla collettività italiana.
Per questa ragione, è necessario riformarlo depurandolo dalle ingerenze partitiche e riconducendolo ai principi di buona amministrazione ai quali dovrebbero ispirarsi le istituzioni.
Solo così si potrà aspirare a raggiungere quell’unità di intenti, pur nella pluralità di idee, che è necessaria a soddisfare efficacemente le reali esigenze delle comunità nel mondo.
Quanto agli obiettivi, abbiamo tracciato un ambizioso programma per il 2025 che tratterà quattro macro-temi (proposta di legge sul voto all’estero, incentivi al rientro, rappresentanza intermedia, proposta di modifica della legge sulla cittadinanza), su cui sarà necessaria la razionalizzazione del capitale umano a disposizione del Consiglio e, auspicabilmente, l’avvio della V Assemblea plenaria della Conferenza permanente Stato-Regioni-PA-CGIE”, conclude Stabile.