Al convegno "Parliamone. L’italiano come risorsa", tenutosi questa mattina alla Farnesina, il sottosegretario agli Esteri Mario Giro, il sottosegretario al ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Marco Rossi Doria e il sottosegretario del ministero dei Beni, delle attività culturali e del turismo Simonetta Giordani, hanno tutti concordato sul fatto che sia necessario avviare una riflessione sui tagli ai fondi alle scuole di italiano degli Istituti di cultura nel mondo. "Vogliamo più soldi? – ha chiesto Giro – Allora dobbiamo dimostrare di saper fare bene. Dobbiamo dimostrare di saper essere capaci e anche corretti. Tutti saranno coinvolti negli Stati generali della lingua italiana che si terranno ad ottobre".
Un maggiore coordinamento tra le forze in campo; una migliore offerta formativa; un lavoro intenso sulla diffusione dell’insegnamento dell’italiano online; una ottimizzazione delle risorse ed una precisa identificazione delle priorità geografiche: sono questi i punti programmatici della task force che dovrà operare per favorire la diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo.
"I tagli agli Istituti italiani di cultura sarebbero un gravissimo errore – ha denunciato la scrittrice Dacia Maraini, presente al convegno -. Vivono delle risorse che raccolgono grazie alle scuole, sola fonte di reddito per poter realizzare eventi, invitare scrittori e poeti e artisti. Lo sviluppo non passa per l’industrializzazione ma passa per la cultura".
Sbagliato pensare di poter concorrere con le nuove potenze economiche mondiali sul piano dell’industria. Per la Maraini è importante valorizzare la cultura. "Io sono per gli Iic in cui si dinamizza la cultura italiana" ha concluso. Del resto, ha ricordato la Giordani, l’italiano è la quarta lingua più studiata al mondo e l’Italia è ancora considerata la "prima potenza culturale al mondo". Il sottosegretario Rossi Doria ha chiesto: "Siamo sicuri di voler tagliare le scuole negli Istituti di cultura nel mondo? Non sarebbe opportuno invece avviare una riflessione in merito? Dovremmo rilanciare le scuole europee e le sezioni italiane. Ci vuole una riflessione anche autocritica dei ministeri". Rossi Doria ha poi invitato tutti a non sottovalutare le opportunità di crescita che possono derivare da un maggiore coordinamento delle attività esistenti.
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