Italiani all’estero, Azzia (CGIE) a Porta (Pd): ti chiedo interrogazione su fuga cervelli all’estero

“Caro Fabio, Sicilia Mondo si sta impegnando, in modo particolare, sulla mobilità dei giovani italiani in cerca di lavoro verso Paesi più promettenti. In questa direzione, numerose sono state le iniziative di Sicilia Mondo, aderente all’UNAIE, sia presso le Istituzioni, sia nella mobilitazione delle Associazioni aderenti e della propria struttura in tutto il mondo, ai quali ha raccomandato di dare una mano di vicinanza ai giovani siciliani che si recano nelle loro città di residenza per ragioni di studio, perfezionamento professionale o per lavoro”. Così Domenico Azzia, consigliere CGIE e presidente di Sicilia Mondo, in una lettera aperta indirizzata all’On. Fabio Porta, Pd, eletto nella ripartizione estera Sud America e residente in Brasile. 

“Ti ricordo, poi, le seguenti richieste alle Istituzioni: nell’Assemblea Plenaria del CGIE del dicembre scorso – continua Azzia -,  come Consigliere ho chiesto e ottenuto l’approvazione alla unanimità di un ordine del giorno a firma Narducci-Azzia (UNAIE) di cui ti trascrivo il dispositivo: l’Assemblea “impegna il Governo e il Ministero degli Esteri  a valutare la richiesta del CGIE di istituire un osservatorio sul fenomeno con il compito di informare, orientare, dare indirizzi  sulle nuove opportunità  di studio e di lavoro,  sulle leggi e consuetudini delle Società di accoglimento, assicurando ai nuovi  migranti il sostegno e il supporto dello Stato tramite la sensibilizzazione  della rete consolare,  degli Istituti Italiani di Cultura,  degli Enti e Organizzazioni  per il commercio estero,  delle forze associative dell’imprenditoria italiana all’estero e dell’associazionismo  italiano all’estero”.
Al Sottosegretario agli Esteri Mario Giro, con nota in data 06/10/2014, ho chiesto di estendere alla struttura consolare il progetto “Primo Approdo” adottato dal Consolato di Londra”.

“Nel recente Convegno europeo Eza-UNAIE di Trento, dell’Ottobre 2014, come socio-fondatore  UNAIE, ho proposto alla Direzione Generale dell’EZA (Europäische Zentrum für Arbeitnehmerfragen), di aprire i propri sportelli ai giovani che si recano in Europa in cerca di informazione sulla situazione locale e sulle possibilità di lavoro”.

“Poiché il tema della mobilità ha assunto le dimensioni di fenomeno strutturale, non potendosi più considerare emergenziale una fuga sempre crescente di giovani in cerca di lavoro nei Paesi europei, certamente di gran lunga superiore come numero rispetto alle stime ufficiali, ti chiedo di volere presentare una interrogazione al Ministero degli Affari Esteri per conoscere quali sono le iniziative intraprese sia sul piano dell’accoglienza da parte della rete consolare, sia sul piano degli eventuali accordi di tutela esistenti a livello internazionale”.