Toronto è la più grande città del Canada, ha una popolazione di 2,6 milioni di abitanti che diventano 5,6 se si prende in considerazione l’area metropolitana, la Greater Toronto Area. È il cuore del Canada visto che lì si ritrova poco meno di un quinto di tutta la popolazione del Paese nord-americano (che ha complessivamente quasi 35 milioni di abitanti). Toronto, intesa solo come città, ha gli stessi abitanti di Roma, tanto per avere una idea più precisa, e nella propria area metropolitana ci sono circa mezzo milioni di italo canadesi (complessivamente sono quasi 1,5 milioni) che rappresentano poco meno del 10% di tutta la popolazione. Numeri questi che da soli sottolineano l’importanza di Toronto per l’Italia e viceversa.
C’è un legame stretto tra la metropoli dell’Ontario e l’Italia, avviato dalle decine di migliaia di emigranti che soprattutto a cominciare dall’inizio del 20º secolo hanno attraversato l’Oceano Atlantico, ma invece di fermarsi negli Stati Uniti sono andati un po’ più a Nord. Ecco perchè si può dire, tranquillamente, senza paura di essere smentiti, che Toronto rappresenta nel Canada quello che New York è negli States, per ciò che riguarda gli italiani, ma, a differenza della Big Apple, si può dire che nella metropoli canadese il legame con l’Italia sia molto più stretto e vivo. La conferma arriva soprattutto dai numeri, resi noti nei giorni scorsi, e che riguardano un aspetto fondamentale: le lingue che si parlano in città.
Nel Canada le lingue ufficiali sono l’inglese e il francese, ma lo stato nord-americano, regionalmente, ha anche riconosciuto altri linguaggi che sono poi quelli che usavano i nativi. Il Canada però è uno stato meta, da sempre, dell’immigrazione mondiale, quindi è naturale che accanto alle lingue ufficiali se ne parlino altre, tante. Ecco che allora per quello che riguarda in modo particolare Toronto, l’inglese è la madrelingua del 55,4% della popolazione, mentre l’altra lingua ufficiale, il francese, è quasi una rarità, appena l’1,3% della popolazione. Ma l’aspetto più interessante è che il 43,3% della popolazione non rientra nelle due lingue ufficiali dello stato canadese, percentuale questa comunque leggermente inferiore rispetto al censimento del 2006, allora infatti si era arrivati al 43,6%. Ecco che allora, secondo i dati del censimento del 2011, dietro all’inglese, ma davanti al francese ci sono altre lingue, non ufficiali, ma comunque parlate correntemente dalla popolazione che vive e lavora a Toronto. E se la più popolare è la lingua cinese, che raggiunge l’8,1%, subito dopo c’è l’italiano con il 3,1%, in pratica la terza più parlata nell’area metropolitana di Toronto. Per lingua madre in Canada si intende la prima imparata e che ancora si parlava e comprendeva al tempo del censimento, mentre per ‘area metropolitana’ si intende quella con almeno 100.000 abitanti, mentre per ‘urbana’ si fa riferimento a quell’area con almeno 50.000 abitanti. Il 3,1% riferito alla lingua italiana rappresenta un numero notevole e una posizione importante in quanto l’immigrazione, soprattutto orientale non si ferma mai e lo si può notare sempre dai numeri, perchè dopo cinese e italiano, troviamo Punjabi (2,9% parlata in India e Pakistan), Tagalog (2,3%, si parla soprattutto nelle Filippine), mentre lo spagnolo si deve accontentare del 2,2% e del quinto posto in classifica, escludendo l’inglese.
Cinque anni fa, nell’ultimo censimento, nelle ‘top five’ extra inglese c’era il portoghese, che ora ha dovuto lasciare spazio al tagalog. Ecco che allora si può dire che i numeri italiani hanno tenuto, rispetto all’avanzata orientale, confermando Toronto come un nucleo importante per l’italianità in Canada e nel Nord America. Perchè se si va a leggere il censimento più in generale, comprendendo cioè tutto il Canada, ecco che la mappa delle lingue parlate cambia in modo abbastanza rilevante. Inglese sempre al comando, ma con una percentuale maggiore (57,8%), mentre al secondo posto sale il francese (20,6%), poi dietro alle lingue ufficiali, c’è sempre il cinese, ma con il 3,3% seguita da un quartetto composto da spagnolo, italiano, tedesco e punjabi tutte con l’1,3%. Ma c’è anche un altro aspetto da sottolineare: il Canada è una delle poche nazioni al mondo che nel censimento rileva anche i linguaggi e per il 2011 nel Paese sono state rilevate 191 ‘lingue madri’ (che scendono a 163 nell’area di Toronto).
Discussione su questo articolo