Usare il condizionale è d’obbligo e quindi sembrerebbe che sia Moggi, che Giraudo, Foti, De Santis e anche la GEA, siano stati spiati a lungo. Moratti, tra il 2002 e il 2003, avrebbe deciso di far elaborare un dossier, ed è quanto emerge dalle dichiarazioni dell’ex investigatore privato Cipriani, sempre lui, interrogato sotto giuramento come imputato nell’ambito della vicenda di Calciopoli.
Ricordiamo che questo filone ha portato almeno per ora a un risarcimento di un milione di euro a Bobo Vieri.
Moggi è basito, ascoltando qualcuno affermare sotto giuramento atti di tale gravità. Sia lui che i suoi congiunti sarebbero stati controllati, spiati. Calciopoli quindi sarebbe nata all’ombra della Madonnina sotto una luce meneghina.
Il teste, nell’aula bunker di San Vittore, ha ribadito i concetti già esposti in precedenza, ovvero che il dossier sarebbe stato commissionato da Massimo Moratti e che poi l’investigatore avrebbe continuato il lavoro relazionandosi con Giacinto Facchetti.
Cipriani ha confermato in buona sostanza le precedenti ammissioni di Tavaroli (che ha già patteggiato 4 anni) e ha fornito ulteriori particolari, così dice “Ricevetti l’incarico da Tavaroli il quale teneva i contatti con Moratti (…).”
Per il pagamento del dossier Ladroni sarebbe stata spesa la bella cifra di 50 mila euro. Cipriani però emise due fatture a carico di Pirelli dietro richiesta di Tavaroli, per maggior riservatezza.
A confermare i fatti c’è stata anche la testimonianza di Caterina Plateo, che ai tempi era incaricata di appuntare le telefonate in entrata e in uscita delle utenze della Figc, dell’ex guardialinee Ceniccola, Juventus e Gea.
E’ interessante riflettere sul fatto che pedinamenti e spionaggio industriale ai danni di dirigenti di altre squadre, in altri sport come la Formula Uno provocarono delle maxi multe. Nel 2007 la McLaren dovette pagare una multa da 100 milioni di dollari, oltre alla perdita di tutti i punti del campionato precedente. Ricordiamo ai più distratti che alcuni ingegneri McLaren avrebbero sottratto file e posta elettronica della Ferrari.
L’Inter a livello sportivo non ha avuto ammende, anzi – nonostante le prove acquisite – dei premi: incredibile!
Sappiamo cosa è successo invece con quelle intercettazioni. Un computer arrivò al nucleo dei Carabinieri guidati dal Colonello Auricchio e iniziarono le indagini, però nessuno fu indagato allora per i pedinamenti illegali, ed è lecito chiedersi perché Auricchio e i suoi omisero le intercettazioni tra Facchetti, Moratti, Galliani e gli arbitri, che verranno fuori molto tempo dopo grazie alla difesa di Moggi e al perito Nicola Penta. Particolare importante: non ci sono chiamate tra Moggi e arbitri, ma solo ai designatori e in nessuna di queste ottiene arbitri, o si accorda per avere abboccamenti con arbitri, o ottiene griglie, oppure fa spostare partite. Vedremo il proseguo.
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