Continuano ad arrivare senza sosta, dalle coste dell’Africa. Nelle ultime ore sono circa 430 i migranti soccorsi, stamane, al largo di Lampedusa. Erano su quattro natanti. All’alba, 70 miglia a sud dell’isola, nei pressi dell’area del secondo naufragio, il pattugliatore Libra e la fregata Espero della Marina militare, hanno soccorso due imbarcazioni con circa 180 persone. Raggiunta la prima, nave Libra ha preso a bordo 87 persone tra uomini e numerosi donne e bambini e, completate le operazioni di soccorso, si e’ diretta verso il secondo contatto con circa 90 persone a bordo, sul quale e’ intervenuta anche nave Espero coadiuvando il trasbordo su nave Libra con le motobarche. Nelle prime ore del mattino erano giunti a Lampedusa 255 migranti al termine di due distinte operazioni: 72 di loro, tra cui 5 donne, erano su un gommone che rischiava di affondare; gli altri 183, tra cui 49 bimbi e 34 donne, sono stati agganciati vicino al porto.
Il tema dell’immigrazione continua ad essere al centro del dibattito politico. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, parlando con i giornalisti a Prato a proposito dell’ennesima strage di immigrati al largo di Lampedusa, ha detto: “Dobbiamo combattere i mercanti di morte perche’ se non si agisce sui mercanti di morte noi non potremo frenare questo esodo dal nord Africa attraversando il Mediterraneo". "Per bloccare questo spregevole traffico di esseri umani – ha aggiunto Alfano – occorre rafforzare la cooperazione tra l’Europa con questi Stati del nord Africa. Noi ci stiamo impegnando ma se lo fa l’Europa e’ piu’ efficace. Dunque, noi dobbiamo bloccarli li” facendo tutte le azioni e anche dicendo se voi volete i soldi dell’Europa voi paesi del nord Africa, se volete la cooperazione internazionale, noi condizioniamo questo nostro aiuto al fatto che voi diate una mano d’aiuto nel bloccare i mercanti si morte e il traffico di esseri umani".
Nichi Vendola, presidente di Sinistra ecologia libertà, parlando con i cronisti a margine del convegno Campo Democratico al teatro Quirino di Roma, ha sottolineato: “Per poter credibilmente praticare il ‘mai più’ tanto invocato nei giorni scorsi, occorre istituire subito nel Canale di Sicilia dei corridoi umanitari che consentano a chi sta scappando dalla guerra, dalla fame, dalle dittature, di raggiungere un territorio di sicurezza". "Oggi – ha proseguito il leader di Sel – il problema della sicurezza da garantire e’ riferito ai migranti, che sono vulnerabili e vulnerati. Abbiamo il dovere di fare questo mentre ci incamminiamo spero verso l’abolizione della Bossi-Fini, qui ed ora per impedire altri naufragi, per salvare vite".
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