"Abbiamo interesse a trovare un punto di mediazione con la Grecia. Che deve essere un punto che guarda lontano. Non sara’ facile trovarlo perche’ un pezzo dei paesi europei e’ ostile e pensa che siamo in un condominio, c’e’ un regolamento e chi non lo rispetta puo’ accomodarsi. Dobbiamo far prevalere la politica sui regolamenti". Così il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ad Agora’ Estate, su Rai Tre. "L’obiettivo politico e’ trovare un punto di incontro. E’ stato Tsipras a decidere di avere con la cancelliera Merkel un rapporto privilegiato. Non e’ che invitava il governo italiano e il governo italiano si teneva fuori".
"Per far nascere una nuova Europa non basta il referendum. Occorre che prevalga la politica sui regolamenti. Se guardi al progetto europeo e’ difficile immaginarlo con una Grecia fuori". "La decisione di fare il referendum e’ stata una mossa azzardata e imprevista da parte di Tsipras. Non bisogna credere che la vittoria del referendum abbia risolto il problema". "Tsipras si presenta ora al tavolo europeo avendo alle spalle il sostegno del popolo greco – prosegue Gentiloni – Questo pero’ non risolve il problema. Non ci possiamo rassegnare a un esito tecnico, inerziale della procedura di default".
La crisi greca "non si risolve con una logica tecnica, non si puo’ scaricare sulle spalle seppure robuste di Mario Draghi il costo di questa crisi… serve una decisione politica". "Se prevale una logica di solo rispetto dei regolamenti, il destino e’ segnato", ha aggiunto, ribadendo che la decisione deve essere politica.
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