Pier Luigi Bersani risponde, alla manifestazione Pd a Corviale, a una persona che lo invita a non cedere a Berlusconi, risponde: “Cedere? Che vuoi che ceda? Il governissimo non risolve i problemi". “Non vogliamo il governissimo perche’ non e’ la risposta ai problemi. Come si puo’ pensare che io con Brunetta e Gasparri riusciamo a fare una politica che non e’ paralizzata, abbiamo gia’ visto i problemi con il governo Monti”. E poi: “Vengono a dire a noi che la situazione e’ drammatica e bisogna fare qualcosa dopo che per anni hanno detto che i ristoranti erano pieni. Basta con la demagogia dopo demenziali panzane e alla politica attorcigliata sugli interessi di qualcuno”. "Chi ci ha portati fin qui? Non possiamo dimenticare che in questi dieci anni ne abbiamo viste di cotte e di crude. Ora, senza scadere nella rissa, diciamo almeno che non possiamo piu’ permetterci quello che abbiamo visto in questi anni, una politica attorcigliata attorno alla vita privata di qualcuno…".
Il leader del centrosinistra replica anche a Matteo Renzi che ha definito "umiliante" per il Pd il tentativo di un accordo con M5S. Senza citare il nome del rottamatore, Bersani ribatte: "Qualcuno a me ha detto ‘ci vuole dignità’. Io una frase così non l’avrei accettata neanche da mio padre. Per il bene del partito sto zitto. L’arroganza umilia chi ce l’ha".
Il Movimento 5 Stelle? Dice no a tutto. “La fiducia ora e’ sotto i tacchi in questo Paese, e se si vuol dare fiducia bisogna cambiare. Io sto facendo una proposta coerente: le forze parlamentari consentano la partenza di un governo di cambiamento che avvii la legislatura su 8 punti. A lato si fa una convenzione che a titolo gratuito in 6 mesi consegna la merce: riforma della seconda parte della Costituzione, con l’obbligo di chiudere in tempi certi. Su questo hanno detto no, i cinque stelle, ai quali ci siamo accostati con umiltà".
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