"Non è tempo di litigare per le poltrone", né di contendersi una presunta eredità di Berlusconi, indisponibile perché lui è pienamente in campo". Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera Mariastella Gelmini, vice capogruppo di Forza Italia alla Camera, sottolineando che questo è il momento di "marciare uniti e lavorare a testa bassa non solo in Parlamento ma anche sul territorio" per riportare Fi al ruolo che le compete. "Dobbiamo essere il perno di una coalizione che, secondo i sondaggi, se unita gia’ sopravanza il Pd. E, se costruita con intelligenza e volonta’ politica, rendera’ noi baricentro, e attrattiva ogni forza politica che convergerà in una lista unica.
"Tutti infatti dovremo continuare a mantenere le nostre identità", sottolinea. "Nel partito dopo qualche fibrillazione credo che tutti abbiano compreso quanto sia importante evitare corse ad una leadership che altro non è che di Berlusconi. Il nostro problema oggi è tutt’altro: dobbiamo concentrarci sul recupero dei consensi che abbiamo perduto". In primis ad esempio "con l’adesione ai Comitati per il no alla riforma istituzionale. Abolire una riforma sbagliata e mandare a casa Renzi, che ha voluto un referendum su di sé, è un obiettivo fondamentale al quale dobbiamo dedicarci anima e corpo". "Ci saremo per tutelare il risparmio degli italiani, per sostenere la riforma delle banche del Credito Cooperativo, linfa per le piccole e medie imprese, per fermare irresponsabili politiche di immigrazione, per dire no allo ius soli, per proporre come in Lombardia il reddito di autonomia".
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