Ipotesi, indiscrezioni, sviluppi di vicende che dureranno ancora molti mesi. Basta poco nella Borsa d’agosto per muovere i titoli ‘made in Italy’ e questa volta e’ toccato a Finmeccanica, che ha ceduto il 5% scendendo sotto i 4 euro (esattamente a quota 3,96) su notizie in arrivo da Belgio, Russia e Corea. La prima scossa e’ arrivata da quanto pubblicato dai quotidiani economici ‘L’Echo’ e ‘De Tijd’ (e ripreso via web da ‘Il fatto quotidano’), secondo i quali nella nota vicenda di contestazione alla qualita’ di treni prodotti da AnsaldoBreda, le ferrovie belghe stanno presentando presso il tribunale di Utrecht una richiesta di danni con un importo che dovrebbe oscillare tra 17 e 26 milioni di euro.
Il gruppo italiano non commenta indiscrezioni di stampa, ma la contesa va avanti da tempo e altri mesi durerà. Ansaldo Breda infatti rigetta le accuse delle ferrovie belghe e olandesi, e all’inizio del mese ha presentato ricorso presso la Corte d’appello di Arnhem contro una prima sentenza emessa da Utrecht e chiede una nuova relazione a esperti indipendenti, con udienza che si terra’ a meta’ settembre. Il punto e’ che l’Olanda e il Belgio hanno rescisso brutalmente i contratti con il gruppo italiano, cancellando commesse che valevano quasi mezzo miliardo per la fornitura di 19 treni ad alta velocita’ Fyra V250, destinati a collegare Amsterdam e Bruxelles, che saranno sostituiti da modelli Bombardier costruiti in Germania. Il danno non e’ tanto economico (i committenti hanno gia’ trattenuto 37 milioni della garanzia per la commessa, e AnsaldoBreda ha accantonato risorse in bilancio per fare fronte a eventuali minori introiti), ma soprattutto d’immagine. In questo clima gia’ negativo e’ arrivata dalla Russia la dichiarazione del viceministro della difesa Iuri Borisov, citato dall’agenzia statale Itar-Tass, secondo il quale i 35 elicotteri Aw-139 Agusta Westland che il governo russo vorrebbe acquistare sarebbero ”troppo cari”. E’ chiaramente una tappa di passaggio, in quanto a Mosca la partita e’ molto piu’ complessa con la societa’ di Finmeccanica che, secondo fonti finanziarie, starebbe trattando l’ingresso fino al 25% in Russia Helicopters, suo partner nella joint venture Helivert. Infine la Corea, dove le conseguenze per la holding italiana potrebbero essere molto maggiori.
La Dapa, l’agenzia di Seul che cura le commesse per la Difesa, avrebbe comunicato che Eurofighter avrebbe abbandonato la gara per la la fornitura del nuovo caccia all’aeronautica coreana, una commessa da oltre 5 miliardi. Finmeccanica partecipa al 21% nel consorzio europeo ma la sua ‘quota’ di lavori nel nuovo caccia sarebbe superiore al 30%, con gli analisti delle banche d’affari che stimano in circa un miliardo il valore della commessa di Seul per il gruppo ‘made in Italy’.
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