Riaccendere la fiamma. Quella dei tifosi, troppo tiepida per scaldare la Nazionale. Ma soprattutto quella che ciascun azzurro si porta dentro. Eccolo l’obiettivo minimo dell’Italia all’Europeo. Dopo tante domande, e’ finalmente il capitano Gianluigi Buffon a rivelare dove vuole arrivare la sua squadra. ‘Sono qui perche’ voglio stupirvi’, dice alla vigilia della partita con la Spagna. E’ un esordio da togliere il sorriso, e difatti Prandelli invita a non farlo. Ma lui, il capitano sempre al centro, da 15 anni tra i pali e ogni giorno sotto i riflettori azzurri, arriva allo stadio di Danzica scuro in volto. Lo sguardo fisso, la faccia tesa. Solo una domanda, sugli occhi che tradiscono preoccupazione, lo scioglie e distende l’espressione.
Allontanando il pensiero di una settimana vissuta intensamente, tra polemiche e attese. ‘Il nostro unico obiettivo e’ stupire – spiega Buffon – Quel che sara’ il risultato, lo dira’ il campo, vincera’ chi lo avra’ meritato. Ma dentro di me ho una grandissima convinzione: per capire dove ci portera’, bastera’ aspettare’. E allora, non contano i messaggi arrivati in queste ore: ‘Il mio auspicio e’ che il messaggio piu’ importante lo daremo noi’. Ieri, dalla sua pagina facebook, aveva lanciato un appello ai tifosi italiani, perche’ fossero vicini a una Nazionale stordita da scandali e polemiche. ‘Quel che sta succedendo in Italia – replica alla stampa internazionale, molto interessata all’argomento – non puo’ averci aiutato a trovare la serenita’ giusta. Ma se sei un uomo e ha l’esperienza, puoi addirittura far leva su questa situazione. Lo si voglia o no, il nostro Paese sta passando un momento non felice, dal punto di vista calcistico: possiamo essere noi a rendere orgogliosi i tifosi’.
Certo, c’e’ da farsi tremare le gambe: la novita’ della nuova Italia, oltre a De Rossi centrale, e’ il piccolo Giaccherini: ‘Non ho paura della Spagna: posso giocare esterno nel 3-5-2, sono carico’, dice il centrocampista catapultato in poche stagioni dalla C all’Europeo. Per poi ammettere: ‘A fine partita chiedo la maglia a Iniesta. Ma solo se vinciamo’. Domani lo stadio di Danzica sara’ una marea rossa, con chiazze di azzurro. L’esame iniziale e’ il piu’ difficile, e ovviamente un Buffon cosi’ determinato non si rassegna: ‘Cercate un motivo per cui la Spagna possa avere paura di noi? Non credo ci debba temere, di sicuro ci rispettera’. Sono la squadra piu’ forte del mondo, e lo sanno. Quasi sempre nel calcio vincono i piu’ forti: ma qualche volta vincono i piu’ bravi. E allora noi abbiamo qualche speranza’.
Da ‘anziano’ del gruppo, una carezza a Balotelli: ‘Non posso suggerirgli nulla, come calciatore. E’ un talento puro, uno dei pochi calciatori che ti puo’ far vincere una partita. Fuori – conclude – con noi e’ sempre stato diligente. Ma ricordo a tutti, ha solo 22 anni ed e’ giusto, ribadisco giusto, che commetta degli errori per crescere. Purche’ li trasformi in esperienza’. E accenda la fiammella dell’Italia.
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