L’On. Marco Fedi è intervenuto in Aula per annunciare il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico ad un importante accordo con il Kazakhistan sulla reciproca cooperazione militare, firmato a Roma nel giugno 2012.
L’obiettivo del trattato è quello di consolidare, in un’area complessa e strategica come quella dell’Asia centrale, le rispettive capacità difensive e di migliorare la comprensione reciproca sulle questioni della sicurezza. Le finalità del provvedimento sono rappresentate dalla politica di difesa, dalla formazione nel campo militare, dall’importazione ed esportazione di armamenti e materiale militare, in base alle rispettive legislazioni nazionali e dall’approvvigionamento logistico.
Alle crescenti preoccupazioni legate al peggioramento del quadro dei diritti umani in Asia Centrale, segnalate da alcuni interventi in Commissione e in Aula, Fedi ha replicato rilevando che l’Italia ha il dovere di consolidare i suoi rapporti e la sua presenza in quell’area del pianeta garantendo in questo modo anche il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale.
“Il Kazakhstan riveste un ruolo centrale nello scenario asiatico – ha affermato Fedi – e per questo il nostro Paese gli attribuisce un valore prioritario sul piano geo-strategico, in chiave di stabilizzazione di un’area di particolare valore strategico e di alta valenza politica, considerati gli interessi nazionali e gli impegni assunti in ambito internazionale per la regione dell’Asia centrale. Va rilevato, inoltre, che in tema di diritti umani, il Kazakhstan ha sottoscritto e ratificato i maggiori accordi internazionali”.
“Il Kazakhstan riveste, inoltre, una grande rilevanza sia sotto il profilo commerciale – e segnatamente degli approvvigionamenti energetici – che sotto quello militare e di contrasto al terrorismo internazionale di matrice islamista”, ha affermato il parlamentare del PD. “L’Italia, infatti, è il secondo Paese esportatore in Kazakhstan dopo la Germania in ambito UE ed il sesto in assoluto, con oltre 900 milioni di euro di export nel 2012 (oltre il 70% di tutto l’export in Asia centrale)”.
L’On. Fedi ha concluso il suo intervento illustrando in dettaglio i termini dell’accordo e invitando la Camera a ratificarlo con un’ampia maggioranza.
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