L’aula della Camera ha respinto la pregiudiziale di costituzionalità (presentata da M5S) sul decreto-legge 18 novembre 2014, n. 168 che prevede la proroga dei termini per il rinnovo dei Comitati degli italiani all’estero e gli adempimenti relativi alle armi per uso scenico, nonché ad altre armi ad aria compressa o gas compresso destinate all’attività amatoriale e agonistica. Contro la pregiudiziale di sono espressi 310 deputati, a favore 113; due le astensioni.
Laura Garavini, componente dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo PD alla Camera, eletta nella ripartizione estera Europa e residente in Germania, intervenendo in Aula a nome del Gruppo contro l’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle, in cui si ipotizza che il Decreto Legge di rinvio all’aprile 2015 delle elezioni dei Comites sia incostituzionale, ha detto: “Usciamo da un decennio buio per gli italiani all’estero. Per la bellezza di dieci anni non c’è stata nessuna elezione, nessun confronto dell’elettorato all’estero con il rinnovo dei propri organi di rappresentanza territoriali, i Comites. È chiaro che in questo modo, in un certo senso, si è ucciso l’interesse della gente per i Comites. Altrimenti non si spiegherebbe il perché, oltre al numero di elettori che si sono iscritti per votare, anche il numero delle liste presentate sia bassissimo e questo nonostante il fatto che i tempi e le modalità per la presentazione delle liste fossero sempre gli stessi".
La parlamentare PD ha precisato: "Altro che Decreto incostituzionale. Non costruiamo pretesti ad hoc solo per sabotare ancora una volta questo importante appuntamento elettorale. Il Decreto contestato è proprio lo strumento attraverso il quale si possono salvare le elezioni dei Comites, rinviandole di qualche mese. Adesso si tratta di dare velocemente la parola agli elettori, che aspettano da sin troppo tempo".
Renata Bueno, deputata italo-brasiliana eletta nella circoscrizione Estero, ripartizione America meridionale, a proposito di Comites, nell’Aula di Montecitorio ha detto: “Noi parlamentari eletti all’estero conosciamo bene la realtà di questi Comitati degli italiani all’estero però, purtroppo, le comunità e i cittadini non li conoscono così tanto perché, per dieci anni, questi Comites sono stati bloccati e ancora guardano alle esigenze dei cittadini di tanti anni fa, degli italiani che hanno lasciato l’Italia, che sono andati all’estero, ma non guardano più alle nuove generazioni".
"Già all’inizio avevo detto che non mi sembrava molto democratico il modo in cui era stato fatto il primo decreto – ha sottolineato Bueno – perché le elezioni erano fissate per il 19 dicembre con scadenza già a novembre per le iscrizioni. Si sapeva pure che era una necessità urgente, ma i cittadini italiani all’estero non erano stati informati di queste elezioni e l’informativa che il governo ha mandato ai tutti i nuclei familiari è arrivata dopo il periodo di presentazione delle liste. Questo ha impedito a molte persone di iscriversi in una lista. Quindi, adesso dobbiamo non solo rinviare la data delle elezioni ma anche pensare a un nuovo periodo di iscrizione e riorganizzazione di queste liste, perché dobbiamo guardare sempre alle nuove generazioni e ai nuovi obiettivi di questi comitati".
La deputata eletta in Sudamerica ha infine ribadito che per i rappresentanti eletti all’estero è importante il supporto dei Comites, come anche delle associazioni all’estero, perché non è facile seguire il loro collegio elettorale. "Per noi è fondamentale che esistano questi Comites, ma devono essere organizzati bene in modo che il governo dia loro il giusto valore e gli obiettivi vengano raggiunti" dice in conclusione la Bueno.
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