Grazie al Movimento Associativo Italiani all’Estero, e all’importantissimo lavoro portato avanti in Parlamento dal Senatore MAIE Mario Borghese, i cittadini italiani maggiori di 18 anni non dovranno presentare il B1. Sventato, dunque, grazie al Movimento fondato e presieduto da Ricardo Merlo, l’ennesimo attacco agli italiani all’estero.
Grazie all’impegno massiccio del MAIE, infatti, le commissioni Bilancio e Affari costituzionali hanno respinto l’idea di mettere a serio rischio il possesso della cittadinanza italiana per tutti gli italiani che vivono all’estero. Un emendamento prevedeva, infatti, che, se entro tre anni
dall’approvazione della legge di conversione del decreto-legge in corso di esame, i cittadini italiani residenti all’estero – esclusi gli ultra settantenni e i disabili – non avessero presentato un attestato B1 sulla conoscenza della lingua italiana, avrebbero perso la cittadinanza.
“Una misura inaccettabile e inspiegabile”, ha dichiarato il Sen. Borghese, che poi ha aggiunto: “Per fortuna, la maggioranza ha ascoltato la nostra ferma e decisa protesta. In Aula, al momento dell’esame, spiegheremo in modo compiuto la nostra posizione sul decreto-legge del 28 marzo”, ha annunciato in conclusione.