Servono due vittorie nelle ultime due partite per sperare di conquistare in Europa League, almeno passando dai preliminari. E’ una delle poche certezze su cui puo’ basarsi il Milan che, se guarda oltre il 18 maggio, deve fare i conti con una lunga serie di punti interrogativi, a partire da chi allenera’ la squadra nella prossima stagione.
Il presidente Silvio Berlusconi, per il momento, nella sua sequenza di interviste continua a evitare di parlare della sua squadra e di Clarence Seedorf, nonostante il derby appena vinto e il bottino di 32 punti nel girone di ritorno. L’impressione diffusa e’ che non sia cambiato l’umore presidenziale dopo il successo contro l’Inter, in cui l’olandese ha cambiato modulo usando il centrocampo a tre e il trequartista dietro le due punte, da sempre il sistema piu’ gradito al presidente.
Anche Adriano Galliani schiva attentamente l’argomento allenatore, e questo inevitabilmente rafforza l’ipotesi che la societa’ stia gia’ pensando al successore di Seedorf, con Pippo Inzaghi e Roberto Donadoni nel ruolo di principali candidati. Il brasiliano Alex, in scadenza con il Psg a giugno quando compira’ 32 anni, e’ invece un probabile rinforzo per la difesa. Un affare a costo zero, economicamente meno impegnativo del riscatto di Adil Rami, fissato a 7 milioni di euro. Le mosse di mercato, pero’, dipenderanno molto da chi allenera’ la squadra e in parte anche dalla qualificazione all’Europa League.
I rossoneri sono in corsa con altre tre squadre, tutte comprese fra i 54 e i 57 punti, ma potrebbero essere favoriti dal calendario.
Domenica all’ora di pranzo il Milan (a 54 punti) e’ costretto a vincere a Bergamo contro l’Atalanta, per approfittare dello scontro diretto fra Torino (55) e Parma (54) e di un eventuale passo falso dell’Inter (57) a Roma contro la Lazio. Poi nell’ultima giornata i rossoneri affronteranno il Sassuolo in contemporanea a Parma-Livorno, Chievo-Inter e Fiorentina-Torino. Come l’anno scorso, si profila un arrivo fotofinish.
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