La Lazio vuole tornare a vincere e per farlo, Vladimir Petkovic, punta sull’orgoglio del gruppo, l’unica squadra italiana rimasta in corsa sia in campionato che nelle Coppe. ‘Siamo molto orgogliosi – dice il tecnico bosniaco -. Possiamo pero’ dare di piu’ per puntare su tutti i fronti: ci vogliono tanto sacrificio e convinzione per ottenere questi risultati’. La Lazio va in casa del Torino di Ventura. Una trasferta resa ancor piu’ difficile dalle assenze, per squalifica, di Hernanes e, per infortunio, di Floccari (prima convocazione per il giovane Keita). ‘L’avversario e’ in forma ma da parte nostra basta chiacchiere – aggiunge -: dobbiamo dimostrare che vogliamo ottenere i tre punti. Non sono un profeta, cerchiamo di ottenere questi tre punti fondamentali per rimanere nella lotta per terzo e secondo posto. Se quelli che sono dietro ci credono, anche noi allora possiamo crederci’. Senza l’attaccante calabrese e Klose, il reparto avanzato dovrebbe essere retto dal goleador di Europa League, Kozak. Mentre sara’ ballottaggio tra Ederson e Mauri nel ruolo di trequartista, e tra Cana e Ciani, in una difesa orfana di Dias.
‘L’infortunio di Floccari non ci voleva in questo momento – sottolinea Petkovic -. Spero dopo la pausa di recuperare la maggior parte di questi giocatori. Sono due mesi che facciamo fatica in campionato, anche per questi giocatori infortunati, non solo muscolarmente ma anche in maniera fortuita’. Ma prima c’e’ da espugnare lo stadio granata. ‘Conosciamo l’avversario, e’ forte – fa notare il biancoceleste -. Finora ha ottenuto i migliori risultati fuori casa ma anche in casa non perde da cinque partite. Dobbiamo fare attenzione alle loro ripartenze’. E’ necessario pero’ riprendere a marciare: nelle ultime 9 partite, infatti, la Lazio ha conquistato soltanto 8 punti, permettendo a Milan e Fiorentina di scavalcarla in classifica. ‘In Italia si gioca fino alla morte, non ci sono partite facili – riconosce -. A volte bisogna avere uno scatto, segnare per primi per ottenere punti. Non siamo fortunati ultimamente, ma ogni squadra ha avuto periodo negativi. L’importante e’ ricominciare insieme a fare punti’. Poi si potra’ pensare al Fenerbahce, prossimo avversario nei quarti di Europa League.
‘Ci sono differenze tra il calcio italiano e quello turco, ma anche somiglianze: si parla sempre di calcio, si e’ sanguigni allo stesso modo -spiega Petkovic che lo scorso anno alleno’ il Samsunspor -. La differenza e’ che la’ giocano tutti con il 4-2-3-1, in Italia c’e’ piu’ qualita’. Ma loro stanno investendo, come il Galatasaray. Quell’esperienza mi ha dato tantissimo, mi e’ servita molto anche qui alla Lazio’. Una parentesi, quella biancoceleste, che non dovrebbe chiudersi a fine stagione: ‘Io sono tranquillo, la societa’ pure e devono esserlo i tifosi. Stiamo facendo bene, sicuramente prossimamente faremo tutto per stare bene’, assicura il bosniaco.
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