Daniele De Rossi spunta dagli spogliatoi della Sciorba (dove la nazionale si sta allenando a causa della temporanea inagibilita’ del Ferraris per il rifacimento del manto erboso) per cercare di smorzare le polemiche dopo la sua esclusione per il ritardo alla riunione tecnica. Sarebbe stato l’affaire del giorno, se non fosse stato per Gigi Buffon. Il centrocampista della Roma lo sa e cerca di minimizzare. "Mi trovo in un gruppo di persone perbene e l’allenatore e’ il primo, per questo che mi sono sempre trovato bene con lui e mi fa anche piacere il fatto che tratta l’ultimo ragazzino della Primavera come me o Francesco – spiega – ieri ha fatto altrettanto, punto e basta senza troppe polemiche. Ho sempre parlato di lui in maniera positiva e continuero’ a farlo, non posso cambiare idea perche’ questa volta sono stato io ad essere stato eslcuso. Continuo a fidarmi delle sue scelte e del modo di gestire il gruppo, spero che continui a fidarsi di lui anche la tifoseria". De Rossi ha escluso anche problemi con i compagni o presunte risse: "Mi e’ dispiaciuto non giocare ma non ci sono state risse, mancanze di rispetto, nessuna offesa, non ho fatto a botte con nessuno e non sono scappato. Sono sempre stato una persona corretta e professionale, ieri pero’ sono stato un po’ disattento. Adesso so che a Roma si sta creando un po’ di caos e mi dispiace perche’ l’ho creato io, ora pero’ chiedo a tutti di voltare pagina e pensare solo al derby".
Tornando al caso Buffon, c’e’ chi parla di togliergli la fascia di capitano. "Adesso c’e’ questa moda visto che in Inghilterra per cose piu’ gravi si e’ arrivati a questi provvedimenti – replica De Rossi – Mi ritengo uno che puo’ parlare visto che un episodio del genere mi e’ capitato (Messina-Roma nel marzo del 2006, segno’ di mano e poi lo disse all’arbitro Bergonzi che annullo’ la rete, ndr).
All’epoca, quando dissi che avevo fatto il gol di mano era perche’ si tratto’ di gesto istintivo ma volontario, ero consapevole di questo. Se invece facessi un gol in fuorigioco non andrei dall’arbitro a dirglielo, c’e’ appunto l’arbitro che deve intervenire in questi casi, durante un’azione concitata non si deve andare dall’arbitro a dire se era dentro o fuori, se uno colpisce la palla di mani e segno ha il dovere di dirlo". Sulla questione Buffon questa mattina e’ invece tornato a parlare il compagno Claudio Marchisio. "Gigi ha reagito bloccando la palla e rimettendola subito in gioco – le parole del centrocampista bianconero – L’errore non e’ suo ma dell’arbitro che non ha convalidato il gol. Noi dobbiamo soltanto pensare al nostro campionato. Stiamo facendo una grande annata, siamo sempre imbattuti e ce la giocheremo fino alla fine con il Milan". E a difendere Buffon ci ha pensato anche Federico Balzaretti: "chi non gioca non puo’ capire. Siamo tutti dalla parte di Gigi, e’ una persona corretta, e’ il nostro capitano e non si discute".
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