Luiz Inácio Lula da Silva, presidente del Brasile, ha difeso il decreto di Garanzia dell’ordine e della legge (Glo) da lui firmato per rafforzare la lotta contro la criminalità organizzata attraverso l’impiego delle forze armate.
Il provvedimento è importante per “vedere se possiamo combattere definitivamente la criminalità organizzata in questo Paese”, ha detto oggi il capo dello Stato.
“Dobbiamo lottare intensamente contro il traffico di armi e droga, stiamo trattando il problema con grande responsabilità: toglieremo il potere alla criminalità organizzata”, ha promesso oggi Lula.
Con il Glo, entrato in vigore ieri, 2mila uomini dell’Esercito, 1.200 della Marina e 600 dell’Aeronautica lavoreranno fino a maggio, insieme a polizia federale, polizia stradale e altre forze di sicurezza, nei porti di Itaguaí (nello Stato di Rio), Rio de Janeiro e Santos (nello Stato di San Paolo), oltre che negli aeroporti internazionali di Guarulhos (San Paolo) e Galeão (Rio), considerati i principali punti di partenza degli stupefacenti verso l’estero.
Allo scopo, sarà aumentata la presenza militare anche alle frontiere, compreso il lago Itaipu, al confine con il Paraguay.