Esulta Forza Italia per la vittoria del No al referendum costituzionale. I vari big del partito ringraziano il presidente Silvio Berlusconi per il suo impegno in campagna elettorale. E’ soprattutto grazie a lui, sostengono gli azzurri, che si è vinta la battaglia referendaria.
Mara Carfagna, parlando con i giornalisti a Montecitorio, ha detto: “Silvio Berlusconi si è speso con grande generosità e grande intelligenza in questa campagna elettorale ed il suo apporto è stato determinante per rassicurare l’elettorato di centrodestra, quello moderato e anche per orientare il voto del nostro elettorato di riferimento”. “Ancora una volta – ha proseguito – Berlusconi ha dimostrato di essere il valore aggiunto. Sulla base di questo qualunque decisione ci sarà da prendere non potrà prescindere dalla direzione di marcia” che il Cavaliere “vorrà imprimere a Forza Italia ma anche più in generale al centrodestra”.
Lucio Malan, senatore di Forza Italia: “Ancora una volta l’Italia, in particolare il centrodestra, deve grande gratitudine a Silvio Berlusconi per il suo decisivo impegno sul referendum. In un voto decisivo per la nostra tenuta democratica, dove Renzi e il PD puntavano proprio all’elettorato di Forza Italia con una strategia che andava al di là di questa consultazione, il leader di Forza Italia ha dato un messaggio chiaro ed energico. Il suo ‘No’ a norme molto pericolose ha superato tutte le interessate mistificazioni sulla sua ‘reale’ posizione in merito. Ancora una volta, Berlusconi è sceso in campo da vero statista e da vero patriota. E ha contribuito a una grande vittoria”.
Gregorio Fontana, responsabile nazionale organizzazione di Forza Italia: “Il risultato del referendum premia l’impegno di Silvio Berlusconi, risultato determinante per la vittoria del No. Chi si e’ illuso di poter dividere l’elettorato moderato ha fallito clamorosamente i suoi calcoli, come dimostrano i numeri e le prime analisi sui flussi elettorali. Gli elettori di Forza Italia si sono schierati per il No. Questo e’ il fallimento dell’intera strategia renziana di assorbire voto degli elettori di centro-destra, liberali, cattolici, riformatori”.
Francesco Giro, senatore di Forza Italia: “Berlusconi ha capito che gli italiani vogliono più benessere economico e sociale. Ci sarà una lettura sociale di questo referendum. La gente sta male e Renzi si illudeva di alleviare questa sofferenza con le mance e a colpi di 80 euro. Altri stanno dando una lettura politica del risultato, incettata sui futuri rapporti di forza fra partiti e interni alle colazioni e sulle leadership future. Ma attenzione ai soliti teatrini che gli italiani odiano della politica. Noi no. Noi daremo una lettura sociale”.
Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, uno dei volti del No più in vista, detta la linea: “Nelle prossime settimana ci sara’ da cambiare, in Parlamento, la legge di bilancio. E auspicabilmente a gennaio, dopo la sentenza della Corte costituzionale sull’Italicum, dobbiamo approvare in Parlamento, con il concorso di tutti, la nuova legge elettorale, da fare tutti insieme, senza tavoli e tavolini, e poi andiamo al voto. Su quest’ultimo punto l’ultima parola sara’ ovviamente quella di Mattarella. Si potra’ andare a votare nella primavera o nell’autunno del 2017, o magari a febbraio del 2018, alla scadenza naturale della legislatura”.
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