Matteo Renzi, nel corso della puntata di ‘Otto e mezzo’ su La7, ha parlato di legge di Stabilità, alleanze politiche, della situazione di Roma Capitale e altro ancora. Di legge Severino, per esempio: “La Legge Severino non si cambia e non si cambiano nemmeno le primarie”, ha detto il premier. E sulla capitale d’Italia: "Nessun incontro con i consiglieri comunali del Pd. Oggi non mi sono occupato di Roma". Che farà Ignazio Marino? "Come faccio a saperlo io, chiedetelo a lui”.
Sull’avvicinamento di Denis Verdini alla maggioranza di governo: "A oggi Verdini non entrerà in maggioranza, più avanti vedremo. Osservo comunque con attenzione che da qui al 2018 c’è uno sfarinamento nel centrodestra. Berlusconi e i suoi hanno cambiato idea diverse volte su tutto".
Poi legge di Stabilità. Il testo della manovra economica del governo sarà inviato al Quirinale nelle prossime ore, ha detto il capo del Governo. Sui tagli della spesa pubblica "c’e’ un turnover molto duro nella Pubblica amministrazione. C’e’ poi la riduzione del numero dei dirigenti: noi tagliamo 400 dirigenti, ma non vuol dire che licenziamo, io non licenzio nessuno". "Vi dico una cosa sulla spending. Mi hanno chiesto di togliere l’illuminazione la notte. Dicevano che spegnendo i lampioni per un’ora avremmo risparmiato. Io ho fatto il sindaco e so che se in alcune zone lasci la strada al buio può diventare pericoloso. Piuttosto installiamo i led per risparmiare”.
La frecciata a Monti, che ha fatto “la sua manovra in deficit del 4%. Noi del 2,2%. Allora di cosa parliamo? Con Monti il debito pubblico andava in su, ora invece la curva è in discesa". "La misura sul limite a 3mila euro per la circolazione del contante non si cambia, su questo siamo pronti anche a mettere la fiducia".
Tra i tanti temi, anche quello che sta molto caro agli italiani tutti e che riguarda le imposte sulla casa. “La tassa sulla casa è la più odiata di tutte. Sono 10 anni che parliamo di Ici sì, Ici no, poi gli abbiamo cambiato nome ma non è mai stata tolto la tassa". "La nostra e’ una misura di pancia? Sì, è una misura che vuole parlare agli italiani”. Renzi ha citato Silvio Berlusconi: “Lo dico ‘berlusconianamente’: meno tasse per tutti. Lui lo ha messo su un cartello e se n’è dimenticato, noi invece lo stiamo facendo", ha proseguito. "Sono strasoddisfatto che con la nostra Legge di stabilità gli italiani possono tornare a spendere".
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