Regno Unito, l’ambasciatore d’Italia Terracciano: ‘con Primo Approdo aiutiamo gli italiani a Londra’

L’Ambasciatore d’Italia in Inghilterra, Pasquale Terracciano, è ospite di ItaliaChiamaItalia. Colgo l’occasione, conoscendo i suoi molteplici e fitti impegni senza limiti d’orario, per ringraziarlo pubblicamente per avermi dedicato del tempo per una lunga e piacevole intervista che ho realizzato a Londra, presso il suo studio all’interno dell’Ambasciata. Non posso esimermi dal complimentarmi anche con tutto lo staff che collabora con l’Ambasciatore per il tatto, la classe, l’educazione e la disponibilità  con la quale mi hanno accolta. Un vera rarità di questi tempi.

Nell’intervista a seguire con Terracciano abbiamo toccato vari argomenti: dai Comites al meticoloso lavoro di Ambasciata e Consolato per i nostri connazionali in U.K., dagli importanti progetti ai quali Terracciano sta lavorando agli incontri con la Regina Elisabetta, William e Kate.

Ambasciatore Terracciano, elezioni politiche lo scorso anno e elezioni Comites previste per dicembre ma poi rimandate alla primavera del 2015: come rispondono i connazionali residenti nel Regno Unito durante gli appuntamenti elettorali?

“Se guardiamo in termini assoluti e complessivi non abbiamo una risposta ideale. Questo si spiega guardando al tipo di immigrazione italiana che si è registrata a Londra e in Inghilterra negli ultimi tempi, dove la fanno da padrona giovani e professionisti che si sono perfettamente integrati con gli inglesi. Noi dell’Ambasciata cerchiamo di coinvolgerli il più possibile. Con il Consolato abbiamo lanciato un programma denominato Primo Approdo che serve a orientare i giovani, che arrivano qui a Londra, nel mercato del lavoro e nel mondo accademico”.

Come si sviluppa il progetto Primo Approdo?

“Ci sono degli incontri che si svolgono ogni quindici giorni in Consolato previa iscrizione al sito del medesimo. Partecipano professionisti italiani che a titolo volontario danno consigli sul diritto del lavoro, come fare un colloquio, come preparare un Curriculum Vitae, oltre ad altre informazioni che possono essere d’aiuto ai nuovi immigrati che intendono stabilirsi in Inghilterra. Attraverso questa via cerchiamo come Ambasciata e Consolato di dare una nuova linfa ai Comites che fino ad ora hanno visto la partecipazione della vecchia immigrazione”.

La situazione economica italiana è disastrosa e il 40% della popolazione emigra all’estero, gli italiani nel Regno Unito sono moltissimi. Quali altri aiuti date ai nostri connazionali?

“Da parte dell’Ambasciata esiste la volontà di mantenere vivo il rapporto con l’Italia e con gli italiani che giungono nel Regno Unito, anche nella prospettiva che un domani rientrino in Patria con un’esperienza professionale arricchita per contribuire al rilancio economico della Penisola. A parte la volontà di coinvolgere gli immigrati nella vita sociale e nelle istituzioni come Comites, da parte nostra è forte l’esigenza di proteggere gli italiani dalle truffe che purtroppo vengono perpetrate spesso”.

Quali tipi di truffe?

“Ci sono agenzie messe in essere da truffatori italiani che promettono casa e lavoro chiedendo un pagamento anticipato. Una volta intascato il denaro, spariscono. Inoltre i giovani o chiunque voglia trasferirsi in Inghilterra è bene sappia che non si può giungere qui per imparare l’inglese e al contempo avere un buon lavoro ben retribuito. I due obiettivi non sono compatibili nello stesso arco temporale. Se si giunge nel Regno Unito non conoscendo l’inglese ci si accontenta di svolgere lavori umili e dai salari minimi. Se invece si conosce bene la lingua si può aspirare a un lavoro ben retribuito e soddisfacente. Deve essere chiaro che un lavoro serio e ben retribuito non è possibile senza una buona conoscenza dell’inglese”.

Lei è un uomo che ha girato il mondo e che ha conosciuto parecchie realtà, cosa manca all’Italia per risollevarsi?

“In passato nonostante la crisi e i problemi che attanagliavano la nostra Penisola c’era chi pensava che in un modo o nell’altro riuscissimo sempre a cavarcela. Adesso tutti sono consapevoli che bisogna cambiare, aprire gli orizzonti e portare come must la meritocrazia. Certe abitudini ben radicate devono essere estirpate. Devono morire, altrimenti moriremo noi”.

Ambasciatore, crede veramente che quello che ha appena detto possa avvenire in Italia o rimarrà sempre un’utopia?

“Ce la faremo. Vedrà che non rimarrà un’utopia. Oramai la consapevolezza in Italia c’è e gli italiani, nonostante siano dotati di un elevato tasso di passionalità, sono anche razionali e tra abbandonare la speranza per il proprio futuro e le cattive abitudini, credo che alla fine opteranno per la prima opzione, per salvaguardare il loro futuro e quello dei propri figli”.

Cosa pensa del presidente del Consiglio Matteo Renzi, un uomo di sinistra che continua a piacere alla destra?

“Ritengo che quando si è in una situazione difficile come la nostra le riforme richiedano un’unione di tutte le forze che devono lavorare insieme per il raggiungimento dell’obiettivo”.

Quali sono i suoi progetti lavorativi futuri?

“Sono molto focalizzato sulla Presidenza Ue, perchè abbiamo una serie di eventi e seminari che ho promosso per sottolineare i punti di convergenza tra Italia e Regno Unito”.

Entrando nel dettaglio?

“Mercato unico, che è una realtà per il commercio e i beni, ma non lo è per servizi, energia e commercio digitale. Unione bancaria, dove c’è molto da fare e sto lavorando con il Ministro Padoan e il cancelliere dello Scacchiere George Osborne.

Commercio e investimenti transatlantici, tutte le aree con le quali Italia e Regno Unito coincidono, ovviamente suggellate dal fatto che i Paesi del Sud Europa come il nostro hanno deciso di abbracciare il cambiamento. Farò tutto ciò che è necessario fare affinchè il Regno Unito rimanga all’interno dell’Europa. Se il Regno Unito lasciasse la Ue, sarebbe un impoverimento per tutti”.

In conclusione, una domanda più leggera. Ha avuto modo di conoscere William e Kate, una sua impressione?

“Li ho incontrati personalmente e sono una gran bella coppia, molto di rappresentanza. Sono due persone alla mano. Quando vedo la Regina Elisabetta, che nonostante la sua anziana età conserva una vitalità incredibile e invidiabile, mi esprime la sua serenità per il futuro della Corona”.