Sono un pensionato che vive in Brasile. Pago le tasse come tutti i pensionati. Desidero osservare che il cittadino italiano che paga le tasse riceve in cambio dal proprio Paese tutti i servizi che, in genere, uno stato moderno offre ai propri cittadini: sicurezza, giustizia, servizi ecc.
La cosa grottesca è che Il pensionato italiano che vive all’estero e si iscrive all’AIRE non usufruisce di quanto detto, nonostante con le proprie tasse contribuisca al funzionamento dello Stato.
Egli è “becco e bastonato” perchè:
1) paga le tasse, ma se torna in Italia e va in ospedale non ha diritto a un tubo.
2) se paga di propria tasca spese mediche (in Italia o all’estero) non ha diritto ad alcun tipo di detrazione nella denuncia dei redditi.
Conclusione? Iscriversi all’Aire è da imbecilli o masochisti!
Domanda: ma quei signori eletti all’estero cosa fanno per noi? E quanto ci costano? Credo che girerò la domanda a Monti, Schifani e Fini.
Quello che si chiede, no, scusate, si pretende, è la semplice ed elementare applicazione dei principi di equità e giustizia.
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