Giovani schizzinosi? ‘Piuttosto vedo tanti giovani sempre di piu’ esclusi dal mondo del lavoro e che non ce la fanno piu’. Vedo un Paese che non sta pensando che il futuro puo’ essere dei giovani e bisogna dare loro spazio’, dice il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Il giorno dopo, e’ vivace il dibattito nei sindacati innescato dalle parole del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, su giovani e lavoro.
E’ critica la leader del sindacato di Corso Italia, che vede ‘un modo di trattare il lavoro un po’ insopportabile. Tutti questi modi in cui si definiscono i lavori, lavoretti e cosi’ via – dice -, alla fine hanno dentro un grande disprezzo per quelle persone che invece di quel lavoro vivono’. E aggiunge: ‘il tema vero e’ che non si puo’ offrire a due generazioni, quella dei 35-40enni e quella dei 20-30enni, l’idea che loro possono avere solo piccoli lavori precari in attesa di un futuro che non c’e”.
Per Raffaele Bonanni, il numero uno della Cisl, ‘i giovani non sono mai stati schizzinosi, perche’ affrontano le situazioni senza pregiudizi, senza calcoli’, al contrario ‘i giovani si avventurano, hanno voglia di fare. A Fornero – aggiunge – dico di guardare i comportamenti delle famiglie e nelle famiglie’.
Dal fronte del Governo, il ministro dello Sviluppo Corrado Passera e’ certo che Elsa Fornero, nel passaggio del suo intervento di ieri a Milano, sui giovani ‘choosy’, schizzinosi, ‘e’ stata sicuramente male intesa’. Dei giovani Passera dice che oggi bisogna ‘riconvincerli che si puo’, si puo’ mettere su la propria azienda e farcela senza santi in paradiso’. Che i giovani siano disponibili al lavoro, e senza tante pretese di fronte alle difficolta’ del momento, e’ il quadro che emerge dalla ricerca ‘Il futuro delle nuove generazioni in Italia’ condotta su 3.600 giovani tra i 18 e i 34 anni e presentata dallo Ial nazionale (Innovazione, apprendimento, lavoro) con la Cisl. Il 71% tra gli under 35 dichiara che oggi e’ preferibile fare qualsiasi lavoro, anche non interessante, ‘purche’ pagato’. E solo il 20%, sempre secondo i risultati della ricerca, sostiene che oggi e’ invece preferibile attendere per trovare un lavoro che rispecchi le proprie aspirazioni’.
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