Un’altra presa per i fondelli nei confronti degli italiani all’estero e di chi a Roma si dovrebbe occupare di difendere i loro interessi. Cos’è successo? Non si trovano alcuni milioni di euro – mica bruscolini -, soldi che sono stati risparmiati dopo la decisione di rinviare le elezioni di Comites e Cgie, organismi di rappresentanza degli italiani nel mondo, e che dunque dovevano essere disponibili. Per fare cosa? Per promuovere la lingua e la cultura italiana all’estero, sostenere l’assistenza ai connazionali indigenti e il funzionamento degli stessi Comitati. Questa almeno – attraverso l’approvazione di un emendamento – era stata la decisione della Commissione Affari Esteri di Palazzo Madama. Succede però che quei quattrini non ci sono più. Almeno, non tutti i 6,7 milioni derivati dal mancato rinnovo di Comites e Cgie: a disposizione ora ci sarebbe 1 milione e mezzo di euro, forse qualche briciola in più.
Dov’è finita la differenza? Non si sa. Almeno, non ancora. Bisogna indagare, verificare, andare a spulciare le carte. Insomma, la confusione è totale e anche chi dovrebbe amministrare non ci sta capendo più una mazza. Tant’è vero che la discussione del decreto che rinvia al 2014 le elezioni di Comites e Cgie è stata sospesa in Senato. L’Aula ha deciso così, con l’accordo del Sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura, proprio per cercare di capire quale sia stata la destinazione dei risparmi di spesa – pari a 6,7 milioni di euro per l’anno 2012 – derivanti dal rinvio delle elezioni per il rinnovo dei COMITES. Insomma, che fine abbiano fatto quei quattrini al momento non lo sa nessuno. Quel che è certo, come detto, è che da 6,7milioni ora ci ritroviamo 1 milione e 539mila euro. Sempre che nel frattempo, mentre si cerca di fare chiarezza, non spariscano anche quelli.
L’INTERROGATIVO Italiani all’estero, Pd Svizzera: dove sono finiti i quattrini destinati agli italiani nel mondo?
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