Il presidente del Comitato della Camera dei deputati sugli italiani nel mondo e la promozione del Sistema Paese Fabio Porta ha partecipato a Moron ai lavori dell’Intercomites, la riunione dei presidenti dei Comites di tutta l’Argentina. Il deputato democratico eletto all’estero ha espresso la propria "soddisfazione, personale e politica, per aver evitato – si legge nella nota – la prevista chiusura di due importanti agenzie consolari italiane in Argentina (Lomas de Zamora e Moron), garantendo così a migliaia di italiani residenti all’estero la continuità dei servizi e dell’assistenza sul loro territorio".
Per evitare nuove chiusure, Porta ha proposto in Parlamento una serie di modifiche in grado di generare nuove risorse proprio nelle circoscrizioni consolari dove è presente una grande collettività e che necessitano quindi di un potenziamento della struttura. Il parlamentare del Pd ha citato a questo proposito la destinazione di parte delle cosiddette "percezioni consolari" agli stessi consolati e l’introduzione di un contributo economico per ogni nuova domanda di riconoscimento di cittadinanza ius sanguinis.
Sul versante dei servizi, il presidente del Comitato si è espresso fiducioso rispetto alla prossima stipula di una convenzione tra il ministero degli Esteri e i patronati in applicazione della legge 152 del 2001; "un ulteriore passo – secondo il parlamentare del Pd – verso l’integrazione e la collaborazione tra i patronati e la pubblica amministrazione a beneficio tanto della vecchia quanto della nuova emigrazione".
Porta si è quindi soffermato sulla prossima convocazione delle elezioni per gli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero: "Il Senato – si legge ancora nella nota – ha già espresso un parere sul regolamento proposto dal governo, proponendo alcune modifiche in grado di semplificare il processo elettorale e di garantire il massimo di partecipazione possibile; la Camera si esprimerà in maniera analoga nei prossimi giorni e sarà proprio il presidente del Comitato per gli italiani nel mondo il relatore del parere".
"Al governo – ha precisato Porta – chiederemo di allestire il massimo numero di urne elettroniche presso i consolati e tutte le strutture atte ad allestire un seggio, prevedendo anche il ricorso alle schede cartacee e, soprattutto, evitando che chi vorrà votare da postazione ‘remota’ (cioè via internet dai computer) sia costretto a recarsi presso il consolato per il ritiro delle credenziali".
Porta ha concluso riferendosi alla recente approvazione da parte del Senato di un emendamento presentato da due senatori del Partito democratico che eviterà ai pensionati italiani che vivono all’estero il pagamento dell’imposta sulla prima casa (Imu): secondo il parlamentare eletto in Sudamerica si tratta di una "dimostrazione dell’attenzione del Parlamento e del governo rispetto ai problemi degli italiani nel mondo e di un risultato ottenuto grazie a un impegno che è stato portato avanti da mesi con fiducia e determinazione".
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