“Il ministero degli esteri non può privare intere comunità italiane della propria rappresentanza consolare costringendole all’isolamento o a raggiungere sedi lontanissime. Si seguita una operazione che nella generalità dei casi è avviata non sulla base di programmazione e di motivazioni razionali tranne quella di fare cassa. L’Italia e gli italiani hanno il diritto ad avere raggiungibile la propria rappresentanza ed i servizi consolari che sono necessari. Il Mae tenga conto delle valutazioni dei sindacati dei lavoratori dei consolati e si confronti subito con i due Comitati parlamentari degli italiani all’estero” su un piano di riordino funzionale, non punitivo degli italiani all’estero. Così il senatore Fausto Longo, eletto in Sud America.
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