"Considero inaccettabile che in questo caso qualcuno si sia spinto a dire ‘se la sono cercata’, magari perche’ si tratta di giovani donne cooperanti. Accanto alla prudenza altre virtu’ non possono essere dimenticate: la generosita’ e il coraggio. Qualita’ che ho visto in tanti campi profughi, incontrando volontari e cooperanti italiani. L’Italia ha bisogno di loro. Credo che il parlamento debba ringraziare questa generosita’ e questo coraggio, che naturalmente devono coordinarsi con l’azione dello stato". Cosi’ il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni alla Camera sulla liberazione di Greta e Vanessa in Siria.
In tema riscatti ho letto "riferimenti e indiscrezioni prive di fondamento", ha detto il ministro, che poi ha aggiunto: è "inaccettabile dire che se la sono cercata". Il responsabile della Farnesina rimarca che virtù come "generosità e coraggio non possono essere sottovalutate nel discorso pubblico".
"Sottolineo che le due connazionali non hanno mai purtroppo informato le autorita’ italiane della loro intenzione di raggiungere la Siria ne’ del loro avvenuto ingresso nel paese". Ma "un grande Paese si impegna a proteggere e a salvare la vita dei propri cittadini sequestrati e si unisce nel ringraziare chi ha consentito la loro liberazione".
Durante l’informativa alla Camera sul rilascio di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due cooperanti italiane rapite in Siria il 31 luglio scorso e liberate ieri, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha rivolto "un pensiero speciale alle famiglie di Padre Dall’Oglio e Lo Porto", i due connazionali sequestrati in Siria e in Pakistan. "Ancora due vicende che hanno bisogno dell’Italia, a cui stiamo lavorando con massimo impegno e discrezione", ha spiegato il titolare della Farnesina.
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