Raffaele Fantetti, senatore del PdL eletto dagli italiani nel mondo, è intervenuto in Senato dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Monti. L’eletto nella ripartizione estera Europa ha esordito sottolineando la "dimenticanza" di Monti, che nel suo intervento non ha citato gli italiani all’estero, che pure esistono e sono una grande risorsa per il BelPaese. "Attiro la sua attenzione anche su questo", ha detto Fantetti, "visto che anche lei è stato un italiano nel mondo per tanto tempo".
Il senatore pidiellino, intervenuto parlando a braccio, ha fatto riferimento agli italiani residenti all’estero sia in termini "quantitativi" (4 milioni di connazionali iscritti all’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero) che "qualitativi", professionisti di livello che vivono, lavorano e producono oltre confine.
A proposito di Bruxelles, dove Monti è stato residente per molto tempo (e dove possiede ancora oggi un appartamento), Fantetti ha ricordato la tragedia mineraria di Marcinelle e le commemorazioni che ogni anno si svolgono in quella città per ricordare i tanti minatori italiani, e non solo, morti in quel disastro.
L’eletto oltre confine ha anche menzionato ‘Controesodo’, la legge approvata dal Parlamento che prevede incentivi fiscali per le imprese che assumano italiani residenti all’estero, un modo per aiutare i connazionali residenti oltre confine che volessero tornare in Italia ad avere una possibilità in più per farlo.
"All’estero c’è un importante organizzazione che va sotto il nome di Comites – ha ricordato ancora Fantetti -, organismo eletto in modo democratico in ogni circoscrizione consolare. Noi abbiamo approvato qui in Senato una riforma di Comites e Cgie che è attualmente all’esame della Camera. L’auspicio – ha concluso il senatore – è che il suo governo possa favorire il rinnovo degli organi democratici che rappresentano gli italiani nel mondo. Anche nel Cgie, con la riforma, non ci saranno più nominati ma solo eletti".
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