“Le continue tensioni a cui è sottoposto da mesi il Partito democratico, per il reiterarsi dei comportamenti contradditori e tendenziosi da parte di un numero sempre crescente di parlamentari, non cessano di creare profondo imbarazzo e acuto disorientamento anche tra i dirigenti locali e tra le elettrici e gli elettori all’estero”. Così Michele Schiavone, segretario del PD in Svizzera, che in una nota spiega: “La propensione ad esaltare le distinte decisioni ogni qualvolta il partito è chiamato a compiere delle scelte difficili, enfatizzando le particolari differenze dei gruppi interni o dei singoli, è diventata oramai la regola, opinabile e biasimevole, che rischia di mettere a soqquadro la tenuta dell’intero Partito Democratico. Un partito che, a differenza di chi intende appropriarsene per interessi egemoni, è patrimonio di chi l’ha costruito, di chi verrà dopo di loro e di tutti coloro che, a ragione, liberamente e nelle varie forme lo sostengono in una prospettiva atta a favorire il rinnovamento socio-politico dell’Italia”.
Secondo Schiavone “negli ultimi mesi sono stati commessi dai dirigenti nazionali diversi errori”; questi errori, insieme ad una “insufficiente modalità d’informazione e di coinvolgimento politico nei passaggi cruciali del popolo del PD, hanno messo a nudo i limiti organizzativi, politici e del senso di community emersi nella breve storia del nostro partito e che ci auguriamo vengano al più presto corretti e superati in maniera chiara e definitiva al termine dell’imminente fase congressuale”.
Il segretario del PD in Svizzera avverte: “Quella che stiamo vivendo è una situazione irreale, insostenibile, incomprensibile ed in ogni modo ingiustificabile. Le marcate tensioni interne oltre ad avere effetti negativi sulla leadership governativa e nell’opinione pubblica italiana, indeboliscono l’immagine del Partito Democratico nei rapporti con le forze politiche straniere con le quali ci rapportiamo nel lavoro quotidiano”, e inoltre fanno male “al prestigio dell’Italia alla vigilia del semestre europeo”.
Insomma, Schiavone, uno dei più noti esponenti del Pd in Europa, tira le orecchie al proprio partito. Il messaggio che intende lanciare con il suo “fuoco amico” ci sembra chiaro: svegliatevi, smettete di litigare, e pensate al partito e al Paese. Se ne siete capaci.
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