“Il Circolo del partito democratico di Ginevra ha invitato i suoi iscritti, simpatizzanti ed elettori ad un’assemblea pubblica alla quale ha partecipato il senatore. Claudio Micheloni, il quale sollecitato dai presenti ha affermato, senza mezzi termini, che l’esito delle elezioni politiche del 24 e 25 del febbraio scorso è da considerare molto deludente per il PD, soprattutto rispetto alle aspettative. Durante la campagna elettorale si è evidenziato un grave problema di comunicazione”. Così si legge in una nota del Pd di Ginevra.
“La gestione della fase post-elettorale, da parte della segreteria del Partito, è risultata confusa e poco comprensibile a molti dei nostri elettori e militanti. Il gruppo dirigente del Partito democratico ha il dovere di interrogarsi e di avviare una seria discussione su tutto il passaggio pre- e postelettorale. Claudio Micheloni si è detto convinto, che se fossimo andati a nuove elezioni immediatamente dopo il voto, sarebbe stato catastrofico per sia per il nostro Partito, sia per il nostro Paese. Gli italiani hanno bisogno di soluzioni per venire a capo delle esigenze più elementari: lavoro, fiscalità, ed una prospettiva d’integrazione dei giovani nei processi produttivi.
Nel contesto politico uscito dalle urne la formazione del governo presieduto da Enrico Letta era diventata inevitabile. Perciò occorre lasciare lavorare questo governo, anche se non è quello che avremmo desiderato, e dobbiamo giudicarlo solo sulle cose che farà o non farà. Nonostante l’indiscutibile successo del Partito democratico alle recenti elezioni amministrative, i problemi in seno al Partito restano per come si sono manifestati e non possono essere nascosti sotto il tappeto. Il congresso che celebrerà PD il prossimo autunno dovrà imperativamente chiarire molte cose: i dibattiti, le discussioni dentro e fuori dai circoli dovranno caratterizzarsi sui contenuti e non sulle persone.
Claudio Micheloni ha riferito anche sull’importanza del “Comitato per le Questioni degli Italiani all’Estero” del Senato, da lui stesso presieduto. Questo comitato ha il compito di lavorare assieme alla commissione esteri e dovrà farsi promotore di iniziative specifiche sulla politica rivolta agli emigrati: tra queste il mantenimento del diritto di voto e l’elezione dei rappresentanti della circoscrizione estera.
Sono stati numerosi gli interventi critici dei presenti, che hanno manifestato sconcerto e rabbia per la mancata elezione di Romano Prodi alla presidenza della Repubblica. Indescrivibili gli aggettivi con i quali sono stati apostrofati i 101 grandi elettori del PD, che non l’hanno votato. Questo episodio è stato stigmatizzato per la sua drammaticità e per il discredito che ha causato al Partito democratico”.
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