“Il Coordinamento COM.IT.ES., riunitosi lo scorso 22 giugno, alla presenza dei membri del C.G.I.E. svizzero e dell’onorevole Gianni Farina, dopo un’attenta disamina dell’organizzazione della rappresentanza delle comunità italiane estere: COM.IT.ES., C.G.I.E. e Circoscrizione parlamentare estera, ha riconosciuto l’indubbia importanza del ruolo esercitato da ciascuna di esse, nonostante i limiti delle attuali regolamentazioni di tali organismi e i continui rinvii per il rinnovo dei primi due. Infatti, ben tre decreti parlamentari hanno impedito che venissero effettuate le elezioni dei COM.IT.ES. e del C.G.I.E., non ottemperando alla legge e danneggiando l’immagine e il ruolo di tali organismi”. Questo è quanto si legge in una nota dell’Intercomites Svizzera, firmata da Giuliano Racioppi e Grazia Tredanari, per il Comitato dei Presidenti Comites in terra elvetica.
“Il Coordinamento COM.IT.ES. chiede quindi l’immediata indizione delle elezioni dei COM.IT.ES. per evitare la sovrapposizione con altri appuntamenti elettorali già calendarizzati per il 2014 ed evitare un ulteriore rinvio. Di conseguenza, il Coordinamento COM.IT.ES. chiede anche il rinnovo del C.G.I.E. utilizzando per entrambi le attuali modalità di voto, poiché sarebbe utopistico pensare all’utilizzo di strumenti alternativi, previa adeguata sperimentazione, e che garantiscano la partecipazione di ogni elettore”.
“Il voto per corrispondenza, escludendo quello del seggio, rimane a parere del Coordinamento COM.IT.ES. l’unico possibile”, si legge ancora nel comunicato. “Maggiore trasparenza potrebbe esser data da ulteriori modalità di sicurezza, come la firma in calce al certificato elettorale o la fotocopia di un documento d’identità. I costi potrebbero esser abbattuti dalla partecipazione diretta dell’elettore che apporrebbe il francobollo. A prescindere da qualunque illazione si voglia addurre al rinnovo, è indispensabile che vengano rispettate le leggi esistenti e la democrazia”.
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