Caro Gian Luigi,
per prima cosa Ti ringrazio per queste tue riflessioni che sono disarmanti per la lucidità con la quale affronti aspetti complessi e drammatici del carosello mediatico entro il quale ciclicamente vengono trascinati referenti istituzionali, politici o semplici cittadini. Un carosello che lascia spesso senza parole e inermi e che mette in luce la debolezza di un sistema mediatico in cui l’apparenza e le chiacchiere tentano di soppiantare in maniera violenta la verità, con la sua forza e la sua autorevolezza. Questo è un male per il Paese e per la società.
Mi offri ulteriormente uno spunto interessante per aggiungere alla Tua anche la mia di riflessione, in una fase personale in cui arrivo a tirare le somme di una vita sempre impegnata sulla direttrice della legalità, della trasparenza e della correttezza: elementi inderogabili del mio operato, prima come uomo poi come referente delle istituzioni, alla luce dei quali le stesse tue evidenze circa "l’impotenza" dinanzi al pettegolezzo senza fondamento o al suo amplificarsi "nei secoli dei secoli" meritano di essere riviste, perché – credimi – di verità assolute ne esistono poche e sicuramente queste non si nascondono nei blog o tra le pagine di cybersciacalli.
Nel corso della mia vita di ostacoli e di difficoltà ne ho incontrati tanti, sempre affrontati con forza e caparbietà e superati con successo, e chi mi conosce lo sa bene: tutte esperienze che mi hanno arricchito, mi hanno trasformato nell’uomo che sono con tutti i miei pregi ed i miei difetti e mi hanno ulteriormente insegnato che il percorso di un uomo, soprattutto quando questo si intreccia con la vita pubblica e con una certa notorietà, non è esente da rallentamenti, problemi e schizzi di fango, come li chiami tu. Anzi – paradossalmente – la grandezza di questi schizzi forse é direttamente proporzionale alla rilevanza, o meglio ancora al grado di "fastidio" che la persona in questione rappresenta.
Questo elemento deve far riflettere e deve soprattutto spingere i commentatori a rivedere le proprie posizioni, forse un po’ troppo limitate, circa la presunta importanza che i caroselli denigratori hanno sulle persone e sul loro riflesso nel mondo pubblico.
Come dicevo, nel corso della mia vita ho saputo fare del problema una risorsa e della difficoltà una nuova energia e sono certo che anche ora, che mi sono state rivolte accuse poco chiare e vaghe, sarà lo stesso, perché consapevole e forte della mia totale estraneità ai fatti. Ed è proprio questa consapevolezza che forse mi colloca su un percorso diverso rispetto a quello degli altri "infangati": la mia innocenza, la mia trasparenza, il continuo mettermi a disposizione della giustizia e della verità, anche in tempi non sospetti, mi hanno consentito di evidenziare sempre e comunque la qualità del mio operato, consentendomi di definire un percorso di protagonismo, di azione e di confronto che sicuramente non appartiene a tutti.
Ovviamente quanto si sta sviluppando in queste ore offre materia prima ai tanti sciacalli, anche quelli tristemente espressione della inconsistenza politica, che forse non attendevano altro per ritagliarsi qualche minuto di vana gloria. Ma questo è un discorso a parte. Le fandonie dei giornali sono nulla a confronto della speculazione di chi non ha altri argomenti se non lo strumento dell’ingiuria verso l’avversario, soprattutto se quest’ultimo è un vincente ed uno amato. Ma anche su questo fronte si vede la differenza tra uomo e omuncolo: quest’ultimo resta nascosto dietro – ad esempio – a diversi profili Twitter, per lo più falsi, gettando fango a macchinetta; l’uomo non si cura di questo fango e guarda oltre, consapevole che il fango prima o poi si secca e diventa terra, dalla quale ritorneranno a germogliare cose buone, concrete e lungimiranti.
Questa è la mia prospettiva, perché la mia esperienza di vita è diversa e non credo che esista nulla di sempiterno, soprattutto se questo riguarda le ingiurie, le storielle da bar o i refusi dei giornali: di eterno esiste quanto di buono si costruisce e si coltiva ogni giorno, esiste la stima di centinaia di italiani che da giorni mi riempiono di messaggi di vicinanza, esistono migliaia di cittadini, dentro e fuori i confini nazionali, che hanno creduto in me e non smettono di farlo nemmeno dinanzi ad un pugno di agenzie stampa diffamatorie. Questo per me è eterno.
*senatore di Scelta Civica eletto nella ripartizione estera Europa
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