Non dovrebbe essere un’influenza ‘virulenta’, quella di quest’anno, ma potrebbero esserci piu’ casi, anche un paio di milioni di in piu’ rispetto alla passata stagione, 4 o 5 in tutto, aumentando cosi’ anche il rischio di morti per complicanze che ogni anno causano 30-40 mila decessi: dipendera’ non solo dalle caratteristiche proprie del virus di quest’anno ma anche da quanto gli italiani si vaccineranno, superando i timori sorti le scorse settimane per il blocco di alcuni lotti di vaccini. Ed infatti la percezione che la campagna vaccinale di quest’anno possa trovare alcuni ostacoli ‘emotivi’ e’ confermata dagli esperti di tutte le istituzioni: Agenzia del Farmaco, Istituto Superiore di Sanita’, ministero della Salute e dalle stesse aziende del farmaco, che con la voce del presidente di Farmindustria, Massimi Scaccabarozzi, parla di ‘nessun danno per il blocco dei lotti, molti danni se non ci si vaccinera”. Per il virologo dell’Istituto Superiore di Sanita’, Gianni Rezza, la temuta riduzione di persone che si vaccineranno (eventi per il quale non ci sono dati ufficiali ma una diffusa sensazione), potra’ contribuire a fare quasi raddoppiare il numero dei casi di influenza nella prossima stagione. ‘Ci sono ogni casi decine di migliaia di morti per complicanze dell’influenza che potrebbero quindi aumentare’ ha aggiunto Rezza confermando che il picco dovrebbe arrivare fra gennaio e febbraio.
‘Esiste un preoccupante movimento anti-vaccini, una sorta di ‘no-global’ della salute che si muove senza alcuna base scientifica. Il rischio di perdere la cultura della vaccinazione nel nostro paese porterebbe danni gravissimi’, ha detto il direttore dell’Agenzia Italiana del Farmaco Luca Pani. ‘Io stesso mi sottopongo al vaccino dell’influenza ogni anno, lo faccio due volte a stagione, con vaccino adiuvato, perche’ sono ad altissimo rischio e non posso permettermi di ammalarmi’ ha rivelato Pani. Ma i rischi sono sempre piu’ bassi: 30 anni fa si registravano 3.000 casi avversi l’anno, nel 2008 454 casi. ‘Il rapporto costi-benefici per i vaccini – ha aggiunto – e’ il piu’ altro fra tutti i farmaci’. La vicenda dei lotti di vaccini di influenza, ha concluso Scaccabarozzi, ‘ha dimostrato la sicurezza di questi medicinali per i quali il 70% dei tempi di produzione e’ legato proprio al controllo della qualità’.
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