"Abbiamo dato il via all’operazione Mare Nostrum". Lo dice il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al termine del vertice interministeriale nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. L’immigrazione, spiega, va affrontata su tre livelli: "La cooperazione internazionale, per fare di tutto affinche’ non partano le navi dei mercanti di morte; il controllo della frontiera europea e il tema dell’accoglienza e del dispositivo nazionale".
Il "senso" di questa operazione e’ che l’Italia "rafforza la frontiera". "Il pattugliamento delle acque internazionale piu’ l’intervento delle procure, che hanno gia’ sequestrato in due casi le navi e arrestato l’equipaggio, avra’ un effetto deterrente verso chi pensa di fare traffico di esseri umani impunemente".
Dunque, "il punto di forza – ha ribadito Alfano – e’ che l’Italia rafforza la protezione della frontiera esterna e quando si calcolano i costi bisogna capire quanto l’Italia si troverebbe a spendere se non si sostenesse la missione". Per il ministro dell’Interno, "c’e’ da tenere presente anche l’effetto deterrenza sui mercanti di morte" e "l’azione esercitata dalle forze dell’ordine e dalla magistratura con l’arresto degli scafisti e il sequestro delle navi".
Dove verranno prese le risorse? "Ci sono i bilanci dei ministeri che servono a coprire, non facciamo una nuova legge di copertura".
Il ministro ha anche sottolineato che i barconi dei migranti che saranno intercettati nell’ambito dell’operazione "Mare Nostrum" non necessariamente saranno portati in Italia. "Ci sono le regole del diritto internazionale della navigazione, c’è il concetto di ‘porto sicuro’, e dunque non è assolutamente detto che se interviene una nave italiana dovrà fare tutta la strada per portare i migranti in un porto italiano: si valuterà in base al luogo dove avverrà l’operazione".
Mario Mauro, ministro della Difesa, ha spiega che la durata della missione e’ "legata alle circostanze: mi piace includere due date significative per considerare la verifica della missione: una ben prima del Consiglio europeo del 24-25 ottobre e una sull’entrata in vigore di Eurosur prevista il 2 dicembre". La cifra che "spenderemo adesso e’ attorno al milione e mezzo al mese, poi spenderemo di più". “Sarà un’operazione militare e umanitaria. Nel mar Mediterranneo meridionale ci sarà un rafforzamento del dispositivo di sorveglianza in alto mare, che è già presente, ma noi lo andiamo a incrementare". Mauro ha ricordato che, grazie al "soccorso in alto mare, gia’ presente, sono state salvate piu’ di 120 mila persone, con due grandi navi per pattugliamento dotate di 80 uomini a bordo ed elicottero”.
Per l’operazione Mare Nostrum "disporremo di una nave anfibia che ha capacita’ di comando e controllo, di quattro unita’ navali tipo ‘fregata’ e due tipo ‘pattugliatore’ e il loro impiego sara’ deciso in base alle condizioni meteorologiche. Ci saranno due elicotteri EH101 e un velivolo tipo P180 per la visione notturna". Mauro ha spiegato che verranno usati anche i droni.
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