Quello che segue non è un’esternazione "di intonazione polemica piuttosto preconcetta" come ebbe a definire Napolitano un mio scritto nel quale evidenziavo come alcuni suoi rimborsi aerei fossero leciti, ma poco eleganti in quanto all’epoca la differenza tra il costo effettivo ed il rimborso ottenuto per ciascun biglietto superava l’equivalente di due pensioni minime. Si tratta solo di un’esternazione di un contribuente "incazzato" oltre ogni misura, un contribuente che è schifato da come si comportano le istituzioni e i loro rappresentanti, i quali, come sempre, pensano agli interessi della casta e dei pochi singoli, si preoccupano di occupare poltrone e, una volta agguantato lo scranno, si ritengono intoccabili e meritevoli di eterna fiducia a prescindere.
Lo scorso mese di aprile Napolitano, nella trasmissione televisiva in prima serata "Che tempo che fa", condotta da Fazio, aveva in bella mostra sulla scrivania il suo ultimo libro "La via maestra": un po’ di pubblicità non fa male, visto che era uscito solo due mesi prima. Nulla di apocalittico, ma poco elegante, in quanto la pubblicità uno se la dovrebbe fare di tasca propria, in particolar modo se si è un Capo di Stato.
Ora sarebbe auspicabile e doveroso, sia per la par condicio, tanto decantata da Napolitano ma mai messa in pratica, sia per il delicato argomento del "complotto" che si arricchisce di rivelazioni quasi quotidiane fatte da illustri esponenti politici, giornalisti ed economisti, che Napolitano concedesse, magari sempre a Fazio, un’altra intervista sul tema con in bella mostra il libro di Brunetta "Berlusconi deve cadere. Cronaca di un complotto".
Sicuramente non sarebbe un flop come quello di aprile nel quale si raggiunse un misero 11,9% di share, ma ci sarebbe un pienone in quanto tutti gli italiani, desiderosi di conoscere la VERITA’, avrebbero la possibilità di chiarirsi le idee. Il quasi totale e vergognoso silenzio in cui viene avvolto il fatto non è da paese civile.
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