"Sul rinnovo dei Comites, come Uim, eravamo convinti (e lo dicemmo) che sarebbe stato molto più saggio se, entro la scadenza prevista dalla legge del 31 dicembre scorso, si fossero convocate le elezioni fissandone però una data per marzo/aprile del 2015. Invece, in tutta fretta, il governo decise che le elezioni dovessero tenersi, come previsto, ancora entro il 2014 costringendo così tutto il mondo associativo degli italiani all’estero ad una corsa contro il tempo per presentare le liste elettorali e gli stessi elettori a preiscriversi nell’Albo consolare degli elettori, conformemente a quanto aveva stabilito la nuova legge. Così che in molte Circoscrizioni consolari venne poi ammessa solo un’unica lista di candidati da presentare al voto degli elettori ed in ben 24 Circoscrizioni addirittura nessuna lista". È quanto dichiara Mario Castellengo, presidente della Uim, Unione italiani nel mondo.
"Una situazione talmente incresciosa che ha costretto il governo italiano a rinviare le stesse elezioni al 17 aprile 2015 e con un decreto – firmato dal ministro degli Esteri Gentiloni in questi giorni – a riaprire la presentazione delle liste dei candidati nelle 24 Circoscrizioni consolari in cui non era stata presentata/ammessa alcuna lista. Come Uim – prosegue Castellengo – apprezziamo questa decisione del governo italiano, tuttavia l’ultimo rinvio delle elezioni ha interrotto bruscamente l’entusiasmo che nel mondo si era faticosamente ricreato intorno ai Comites e temiamo che non sarà facile recuperarlo. Anche per questo timore facciamo un appello al mondo associativo presente nelle 24 Circoscrizioni consolari interessate ad impegnarsi attivamente per presentare delle liste di candidati per le elezioni del rinnovo dei Comites affinché le comunità italiane locali abbiano anch’esse una rappresentanza istituzionale a difesa dei loro diritti. Ma un appello ancor più stringente lo lanciamo, come Uim, a tutti gli italiani all’estero affinché si registrino al più presto – comunque entro il prossimo 18 marzo – nell’Albo degli elettori dei rispettivi Uffici consolari di riferimento per poter ricevere il plico elettorale ed esprimere il loro voto per eleggere i propri rappresentanti nei futuri Comites. Non dimentichiamo – conclude Castellengo – che democrazia è partecipazione!".
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