"Spero di vincere ancora con questa maglia e sono convinto che ci riusciremo". A 38 anni suonati, Francesco Totti non vuole smettere di stupire. La doppietta di ieri nel derby con tanto di ‘selfie’ sotto la curva e’ solo la ciliegina sulla torta di una carriera immensa, lunga e ancora lontana dall’arrivare al capitolo conclusivo.
Intervistato da "Bleacher Report", il numero 10 giallorosso si confessa, parla del suo rapporto con Roma ("e’ speciale perche’ la sento mia. E’ la mia citta’, la citta’ che amo, la squadra che amo e di cui sono sempre stato tifoso") e guardandosi indietro assicura che i rimpianti stanno a zero perche’ "avrei potuto vincere molto di piu’ con altre squadre ma sono fiero di quello che ho fatto con questa maglia. Nessuna vittoria con qualsiasi altra maglia mi avrebbe dato le stesse emozioni e le stesse soddisfazioni che mi ha dato questa come capitano".
Certo, "molte cose sono cambiate da quando ho esordito nel ’93. C’e’ molta piu’ televisione, i calciatori sono atleti migliori, le societa’ sono piu’ organizzate e molta piu’ attenzione e’ data ai dettagli dentro e soprattutto fuori dal campo", ma Totti continua a scrivere pagine di storia, come il gol al Manchester City in Champions che ne ha fatto il giocatore piu’ vecchio di sempre ad andare a segno nella massima competizione europea.
"E’ stato il momento piu’ bello della stagione, a livello personale, un momento bellissimo – ammette – Come squadra spero che il meglio debba ancora venire". Magari con lo scudetto. "Ad oggi Roma e Juventus sono le squadre meglio attrezzate per vincere ma la serie A e’ un torneo molto corretto ed equilibrato, per cui ogni partita e’ dura", glissa Totti, che conta di rifarsi anche in Europa.
"Dalla Champions abbiamo sicuramente imparato qualcosa, mancavamo da tanto tempo e siamo subito finiti in un girone durissimo. Ci servira’ da lezione per il prossimo anno".
Con Garcia "abbiamo un grande rapporto, e’ un eccellente allenatore e una persona che rispetto molto, andiamo d’accordo", mentre di Florenzi e De Rossi dice: "rappresentano la tradizione dei giocatori romani che militano in questo club. Sono grandi calciatori, grandi amici e rimarranno alla Roma a lungo, sono molto felice che siano qui". Totti va poi indietro nel tempo, allo scudetto vinto con la Roma e "il ricordo piu’ bello e’ la vittoria sul Parma nell’ultima giornata e la gioia di un’intera citta’. Prima di fare il calciatore ero un supertifoso della Roma per cui so cosa hanno provato quando abbiamo vinto".
Il giocatore che piu’ ha ammirato nella sua carriera fra quelli affrontati e’ stato invece Ronaldo il Fenomeno "perche’ era un giocatore straordinario, mentre fra i miei compagni scelgo Batistuta e Cassano. Tra i giovani? Non voglio fare nomi, ci sono tanti giovani calciatori nella nostra Primavera ma lasciamo crescere senza stress".
"Cosa mi motiva a giocare? Il fatto che continuo a divertirmi e che voglio ancora vincere tanto con questa maglia", continua Totti, anche se il segreto della sua carriera e’ "la mia famiglia, per tutti i sacrifici che hanno fatto e per tutto l’aiuto che mi hanno dato permettendomi di essere dove sono ora". E sulla possibilita’ un giorno di fare come l’amico Montella ("Vincenzo ha dimostrato quanto sia bravo") e diventare un giorno allenatore, "ancora non ci ho pensato. Per adesso faccio il calciatore e penso solo al campo, quando arrivera’ il momento ci riflettero’. Che consiglio darei a un giovane Totti? Di ripetere tutto quello che il Totti piu’ vecchio ha fatto, se ne e’ capace…".
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