Niente drammi, paura passata e voglia di riscatto. Rafa Benitez rispedisce al mittente le critiche, chiama alle armi i suoi centurioni per dimenticare l’imbarcata di Berna e rilanciare la scalata al campionato. "Con lo Young Boys non credo fosse una partita chiave. Qui sto lavorando per costruire un club che non vinca ogni 25 anni. Veniamo da tre vittorie e un pareggio subito al 93′ in casa dell’Inter. Siamo sereni". Insomma, Berna e’ stato un incidente di percorso nella descrizione del tecnico spagnolo che pero’, sa che deve battere domani il Verona per riannodare il filo del feeling con i tifosi, quelli che, a suo dire "sanno che io sono legato a Napoli e che tutti diamo il 100%".
Lo sa anche il presidente del Napoli De Laurentiis che nel pomeriggio e’ voluto scendere da Roma per far sentire la sua vicinanza alla squadra in ritiro e si e’ trattenuto a parlare con Benitez e Bigon: "Ho visto i ragazzi carichi e determinati", ha twittato poi il presidente. Un 100% che ora pero’ deve tornare a tramutarsi in gol e vittorie e allora ecco la chiamata alle armi, che parte da una considerazione sullo scarso apporto di alcuni dei nuovi (De Guzman e Michu in primis): "Penso a Koulibaly e Lopez che stanno dando un buon apporto. Ma la differenza la devono fare Higuain, Albiol, Hamsik, Maggio, Insigne he devono portare questa squadra a vincere e avere maggiore fiducia".
E su Higuain, ancora fermo a zero gol dopo sette giornate di campionato e visibilmente stizzito nelle ultime uscite, Benitez si sofferma: "Ieri ho parlato con lui un’ora, abbiamo visto certi errori che lui riconosce perche’ e’ un campione. Ora e’ come un leone in gabbia, ha fame di gol". Una fame che il San Paolo, che si attende freddino con circa 20.000 spettatori previsti e il rischio di una nuova contestazione verbale delle curve, spera trasformi il Verona in un sol boccone: "Contro Verona, Atalanta e Roma – conferma Benitez – si apre un ciclo difficile ma che puo’ farci tornare sul cammino di crescita che si e’ interrotto solo per una serata su un campo sintetico come quello di Berna".
E lo spagnolo insiste proprio sull’episodio svizzero rapportato al progetto: "Qui lavoriamo per la crescita del club, servono giocatori buoni e strutture. Se si migliora l’albergo per ritiro, si fa una Jacuzzi e una piscina per i giocatori, un campo nuovo, strutture per il settore giovanile. Tutto questo fara’ del Napoli un club migliore e rimarra’ per i tifosi anche dopo Rafa Benitez". Chiaro e condivisibile. Ma il progetto e’ fatto di piccoli passi anche in campo e il primo si deve fare domani col Verona, quando Rafa dovra’ fare a meno di Zuniga (distorsione) e Britos (acciaccato).
big ci saranno tutti a cominciare dal capocannoniere Callejon "il migliore spagnolo arrivato in Italia, credo che Del Bosque lo convochera’ presto in nazionale", dice Benitez che ricorda di puntare a "vittoria e gioco offensivo, perche’ solo cosi’ possiamo chiudere il gap con fatturati piu’ alti", e chiude con un appello ai tifosi: "Sanno che abbiamo bisogno di loro, se mettono pressione ai giocatori rischiamo di sbagliare". E questo Napoli di errori non puo’ farne piu’ tanti.
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