Brutta sconfitta per gli azzurri di Cesare Prandelli. Il Costarica supera l’Italia 1-0 e vola agli ottavi. Inghilterra eliminata. La seconda squadra a superare il girone si decidera’ nello scontro diretto tra Italia e Uruguay con gli azzurri che possono accontentarsi anche del pareggio.
IL COMMENTO Prendiamo, incartiamo e portiamo a casa. Cosi’ abbiamo aggiunto il Costarica (ottima squadra, intendiamoci) all’elenco di avversari poco illustri che ci hanno fatto fare brutta figura (Corea del Nord e del Sud ecc.). Scusanti ? Caldo, umidita’, d’accordo. Ma lo sapevamo e ci eravamo preparati. Quindi non cerchiamo scusanti. E’ andata male proprio sul piano del gioco: la frenetica squadra centramericana (gia’ qualificata) aveva battuto l’Uruguay. Non e’ una meteora. La situazione si e’ complicata e la squadra azzurra potrebbe andare a casa contro l’Uruguay, anche se ci sono margini per recuperare. Due occasioni per Balotelli, il rigore non concesso al Costarica per un fallo di Chiellini su Campbell, poi un gol di Ruiz (PSV Eindhoven) di testa, sotto la traversa, con la difesa azzurra in difficolta’. In particolare il mancino juventino. Questa la storia di un primo tempo in cui si sono viste cose positive (in attacco) e meno buone in difesa. Prandelli si e’ giocato la carta Cassano. Non e’ stata una delle piu’ belle pagine del calcio italiano, in realta’. Come e’ capitato spesso, anche stavolta la squadra azzurra ci terra’ col cuore in gola sino all’ultimo passo del girone. La sentenza su qualificazione e classifica azzurre si avra’, come detto, nella partita con l’Uruguay, avversario rigenerato dal rientro di Luis Suarez e formato da giocatori che ci conoscono bene, da Cavani a Muslera, da Caceres a Gonzalez.
Non sara’ una passeggiata neppure in questa occasione, insomma. La vittoria sugli inglesi (che hanno fatto una brutta fine: non erano granche’) era stato solo un fuoco di paglia e si e’ visto contro il sorprendente Costarica. Prandelli ha restituito il posto di titolare a Buffon, ha scelto Barzagli in difesa, accentrando Chiellini e schierando Abate e Darmian sulle corsie esterne. La difesa ha sofferto nel primo tempo. Thiago Motta e’ stato preferito a Verratti nel centrocampo. Scelte non tutte azzeccate. Pinto invece ha confermato gli uomini che hanno battuto l’Uruguay. La velocita’ dei centramericani talvolta ha sorpreso gli azzurri che erano preparati a fronteggiarli con un buon pressing. La squadra di Pinto ha fatto possesso palla senza trovare molti sbocchi, se non su qualche palla inattiva. Dopo aver fatto sfogare l’avversario, i nostri hanno cominciato a impostare il gioco, ma non si sono viste finalizzazioni: buoni scambi, rilanci di De Rossi e Pirlo, ma poche possibilita’ di superare l’attenta difesa costaricense. Balotelli ha anche aiutato la retroguardia, talvolta. Campbell che ha svariato sulla destra, dove ha trovato un Darmian attento. Balotelli, cercato dai compagni, ha trovato duro. Del resto l’Italia non ha sfruttato le corsie laterali. Qualche tiro da lontano di Thiago Motta (fuori), un pallonetto di Balotelli a lato, con Navas fuori dai pali, su un’imbeccata Di Pirlo. Una bordata di destro di Supermario e’ stata parata in due tempi dal portiere costaricense.
Insomma, l’Italia si e’ resa pericolosa, ma anche Buffon ha dovuto deviare un tiro pericoloso di Bolanos, mentre Duarte ha messo fuori di testa. Al 43′ Chiellini ha commesso un fallo in area su Campbell, lanciato a rete. Per fortuna degli azzurri, Osses ha detto di no, ma bisogna ammettere che il rigore c’era. Ma al 44′ Diaz da sinistra ha messo al centro un pallone per la testa di Ruiz (Chiellini ?) che ha insaccato sotto la traversa: l’orologio "magico" dell’arbitro ha detto "gol", ma si e’ visto a occhio nudo che la palla aveva superato la linea. Prandelli ha cercato di rimediare nella ripresa, facendo entrare Cassano. La Costa Rica si e’ resa pericolosa, anche nella ripresa, cercando il 2-0, ma ci hanno provato anche Darmian (alto) e Pirlo (deviato da Navas). Sono entrati Insigne e Cerci per velocizzare il gioco, al posto di Candreva e Marchisio non in giornata. Ma chi lo e’ stato?
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