‘Ritengo che le istituzioni e le forze politiche non dovrebbero sottovalutare o peggio restare indifferenti rispetto a quanto accade presso il tribunale di Milano’. Lo dice il coordinatore del Pdl Sandro Bondi. ‘Siano di fronte, infatti – aggiunge – ad un tribunale che da’ l’impressione di avere gia’ precostituito una sentenza di condanna, nonostante che il dibattimento stia rivelando l’infondatezza delle accuse della pubblica accusa. Che un tribunale offra il fondato sospetto di un accanimento e di un giudizio precostituito nei confronti di un leader politico, reso evidente da una grottesca accelerazione dei tempi del processo per scongiurare la prescrizione, dovrebbe divenire una preoccupazione e una denuncia comune delle forze politiche democratiche. Che poi questo trattamento speciale sia adottato verso una persona che attraverso la propria azione politica ha dimostrato di voler anteporre gli interessi del Paese rispetto a quelli di partito, dovrebbe essere un motivo in piu’ per stigmatizzare un atteggiamento che svilisce il volto della giustizia italiana’.
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