Le sfide che l’imponente processo di mobilità oggi in atto pone all’Italia, tra la ripresa drammatica delle immigrazioni e il fenomeno non meno preoccupante delle emigrazioni di giovani italiani all’estero, sono stati i temi affrontati nell’assemblea nazionale dell’Unaie, Unione nazionale associazioni immigrati ed emigrati che si è tenuta a Comano Terme (Tn).
Nel corso dell’assemblea, che aveva anche il compito di rinnovare le cariche sociali, Franco Narducci è stato riconfermato presidente, affiancato dal comitato esecutivo composto da Aldo Aledda (vicepresidente vicario), Ilaria Del Bianco (vicepresidente), Anna Lanfranchi (segretaria), Patrizio De Martin (amministratore) e Laura Bisso (emergenza immigrazioni).
L’Unaie, ong che raggruppa una trentina di organizzazioni regionali in tutta Italia con una rete di oltre cinquecento associazioni all’estero e altre organizzazioni che si occupano dell’accoglienza degli immigrati in Italia, "intende intensificare – si legge in una nota – la già vasta attività di presenza sul territorio e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nazionale su temi evidentemente aggravati dalla crisi economica e politica che attraversa il nostro paese". Temi che, con particolare riferimento alla mobilità del lavoro, sono stati al centro delle tre giornate di lavoro del seminario internazionale di studi Eza-Unaie, svoltosi nella stessa sede e organizzato dall’Associazione dei Trentini nel Mondo.
Il seminario è stato aperto da Ferruccio Pisoni, componente del direttivo internazionale dell’Eza (Europäisches Zentrum für Arbeitnehmerfragen) e da Franco Narducci, presidente dell’Unaie. Nel corso dei lavori le due organizzazioni hanno lanciato un forte appello alle istituzioni europee per un "reale rilancio del dialogo sociale" chiedendo inoltre "misure concrete per affrontare l’emergenza lavoro che in molti Paesi membri sta mettendo a dura prova la coesione sociale".
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