Un video diffuso dal Movimento 5 Stelle e pubblicato sui siti web di Repubblica e La Stampa mostra il sindaco di Torino Piero Fassino rispondere con un gestaccio (dito medio alzato) ad alcuni tifosi del Torino che lo stavano contestando allo stadio Filadelfia, dove ieri e’ stato ricordato il 65/mo anniversario della strage di Superga.
Fassino, tifoso juventino, era intervenuto ieri al Filadelfia promettendo dal palco che lo storico stadio granata sara’ ricostruito. Ma per tutta la durata del suo intervento dalle prime file si era levata una isolata, sonora e pesante contestazione nei confronti del sindaco. La contestazione e’ proseguita anche dopo la fine del suo intervento. Fassino a quel punto – stando al video – esasperato dagli insulti si e’ voltato verso i contestatori che lo invitavano ad andarsene e ha mostrato loro il dito medio alzato.
"Il Movimento 5 Stelle di Torino e’ indignato per il comportamento del sindaco Fassino durante e dopo le celebrazioni del 65° anniversario della tragedia di Superga presso lo stadio Filadelfia. Fassino ieri aveva smentito a mezzo stampa di aver preso a gestacci i tifosi, ma e’ stato inchiodato dal video girato dal consigliere comunale M5S Bertola". Cosi’ in una nota i consiglieri comunali pentastellati, Chiara Appendino e Vittorio Bertola. "Questo e’ l’emblema di un sindaco incapace di gestire il dissenso e incapace di dialogare con una citta’. Questa non e’ una questione di fede calcistica: un sindaco che reagisce alle contestazioni con il gesto del dito medio, tentando poi di coprirlo e’ un sindaco che non puo’ rappresentare la Città", aggiungono.
Intanto Beppe Grillo sul suo blog cavalca la polemica: “De Benedetti come prossimo presidente della Repubblica vorrebbe Fassino, i torinesi ne saranno entusiasti".
Il candidato alla presidenza della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino (Pd), afferma: “Non ho visto l’episodio, posso capire da quello che mi hanno raccontato che di fronte a certi atteggiamenti uno si possa anche innervosire, ammesso che la cosa sia vera".
FASSINO, “RISPETTO PER I TIFOSI VERI” "Qualunque mia reazione all’accerchiamento non era certamente rivolta a nessuno dei veri tifosi. Per rispetto a loro e alla loro storia, al valore della giornata del 4 maggio ero lì e vi sono rimasto nonostante la violenta intimidazione. Questi episodi non devono farci dimenticare che la giornata di ieri era dedicata alla commemorazione del Grande Torino e all’avvio, finalmente della ricostruzione del Filadelfia, di cui questa Amministrazione e il Torino FC, dopo tanti anni, sono primi protagonisti. Sono questi i valori che contano, mentre non sono in alcun modo tollerabili comportamenti intimidatori e aggressivi, terreni di coltura di violenze che – come si è visto a Roma – portano a tragedie".
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