Renato Brunetta, presidente del Cnel, parlando alla XVI conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d’Italia nel mondo, alla Farnesina, ha detto: ”Nel programma dell’XI Consiliatura abbiamo riservato una parte rilevante ai rapporti con l’Ue, agli italiani all’estero e alla promozione del made in Italy. Questo grazie a una serie di accordi inter-istituzionali, strumento che abbiamo intenzione di sfruttare al meglio per raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo preposti”.
In particolare, sottolineando il ruolo che l’istituzione da lui presieduta può giocare a supporto dell’azione diplomatica del nostro governo, Brunetta ha ricordato l’accordo siglato qualche settimana fa col Ministero degli Esteri, allo scopo di ”accrescere la partecipazione e il coinvolgimento attivo delle comunità italiane nel mondo”, anche con riferimento all’identità nazionale culturale e sociale.
Il presidente ha ricordato anche l’accordo inter-istituzionale con il Consiglio di Stato, che prelude alla messa in campo di un codice o testo unico della normativa agli italiani all’estero.
Quanto al made in Italy, Brunetta ha sottolineato che è in corso una collaborazione tra Cnel e Mimit, finalizzata a un’opera di studio, analisi e proposta legislativa sulla tutela e sostegno della competitività delle nostre imprese, anche attraverso sistemi di agevolazione per ricerca e sviluppo, nonché di semplificazione normativa.
Sul fronte Ue, con la revisione del Pnrr si rende sempre più necessario, per Brunetta, un rinnovato impulso nei rapporti internazionali con Bruxelles, in particolare con il Comitato Economico e Sociale Europeo (Cese), l’organo consultivo dell’Unione che comprende i rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro e di altri gruppi d’interesse.
Concludendo il proprio intervento, il presidente del Cnel ha ricordato l’obiettivo di istituire un G7 del Lavoro con il coinvolgimento dei Consigli economici e sociali o di altre istituzioni rappresentative delle parti sociali per i paesi sprovvisti di Consigli omologhi al Cnel. Questo per avviare un confronto e uno scambio di best practice sulle azioni da intraprendere per garantire un effettivo sviluppo economico sostenibile e la protezione sociale.