Si e’ conclusa con quattro arresti e un obbligo di dimora l’operazione ‘Bonnie and Clyde’, con cui i carabinieri hanno sgominato una banda di nomadi dedita ai furti in case e attivita’ commerciali del Cuneese. Una trentina le perquisizioni eseguite in alloggi, roulotte e veicoli. Sequestrati telefonini, ricetrasmittenti e arnesi da scasso. Ancora ricercato un altro giovane, ritenuto il sesto componente della banda. Le indagini, coordinate dalla Procura di Cuneo, sono durate oltre un anno.
Le indagini dei carabinieri di Borgo San Dalmazzo sono scattate lo scorso Natale, in seguito ai furti avvenuti in un bar di Valdieri e in un noto albergo di Limone Piemonte, dove e’ stata anche forzata una cassaforte a muro. I componenti della banda erano addestrati per portare a termine i furti notturni in pochissimi minuti. I pali erano dotati di ricetrasmittenti, tra gli altri membri del sodalizio criminale c’era poi chi si occupava di neutralizzare gli antifurti e chi, con un flessibile, aveva il compito di scassinare le cassaforti. In manette sono finiti due fratelli di 31 e 40 anni, arrestati al campo nomadi di Cuneo, dove sono stati fermati anche gli altri due componenti della banda, anche loro nomadi. Tutti con diversi precedenti alle spalle, agivano secondo le accuse con determinazione, scaltrezza e rapidita’. Tra le loro vittime anche un’anziana donna di Cuneo, che aveva affidato alcuni lavori di ristrutturazione di casa ad un muratore poi rivelatosi il basista del gruppo. Il valore complessivo di contanti e preziosi rubati alle vittime ammonta a circa 50 mila euro.
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