In una intervista al Manifesto Nichi Vendola, leader di Sinistra Ecologia e Libertà, spiega: "Qualunque sovrapposizione della dimensione nazionale alle vicende territoriali è un vicolo cieco. Oggi non si può non vedere che le città in tutta Europa sono i luoghi di un conflitto fra civiltà e barbarie. Dobbiamo costruire coalizioni di progresso che possano mettere in campo una sfida programmatica su elementi dirimenti: il diritto alla casa, la lotta contro il consumo di suolo, la mobilità sostenibile, l’accoglienza per profughi e migranti. Su questo canovaccio si costruiscono le coalizioni possibili territorio per territorio. Sel non è una corrente esterna del Pd".
"Una coalizione progressista la si può costruire con il Pd, senza il Pd e contro il Pd – continua Vendola – La novità di oggi è che non c’è l’effetto trascinamento del centrosinistra come formula nazionale. Quindi a Milano puntiamo sulla continuità del laboratorio straordinario dell’amministrazione Pisapia. Non c’è nessun automatismo, ma neanche in senso contrario: quello di chi pensa che le città siano cavie da laboratorio per bisogni esterni a quelli dei cittadini. Non si fanno né disfano le alleanze per problemi simbolici o per dispetto. No alla subalternità ma no anche ai rinculi minoritari".
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