Non mi occupo di cronaca nera, ma sono esterrefatto dall’andamento delle indagini per il delitto di Garlasco, che più che un’inchiesta sembra diventato uno show televisivo a reti unificate e dove – 18 anni dopo i fatti – tutto pare essere ribaltato per l’ennesima volta.
Ma è possibile che saltino fuori solo adesso nuove prove, dal DNA alle impronte? Ma chi ha la responsabilità di aver condotto questo guazzabuglio, con un imputato che prima viene assolto, poi ri-assolto, poi condannato e adesso forse nuovamente prosciolto?
Non è che adesso si debba “comunque” trovare un nuovo omicida pur di non ammettere l’incapacità di molti inquirenti?
Mi sembra tutto incredibile, così come sembra che da nove anni fosse disponibile un test del DNA che proscioglierebbe l’accusato, ma la prova non può essere acquisita agli atti (la faccio semplice, tutto è più complesso).
Intanto sono nate, cresciute e spesso si sono poi dissolte innumerevoli cause “parallele” con una incredibile serie di personaggi che appaiono tra il serio, il tragico e il grottesco.
Ma come può un normale cittadino avere fiducia nella giustizia e in questo modo di condurre le inchieste?
Soprattutto perché stiamo parlando di un caso che ha fatto discutere per anni e suscitato migliaia di dibattiti. Immaginatevi cosa possa succedere nella realtà degli infiniti casi quotidiani con in mezzo poveracci che non godono certo dell’onore della cronaca.