Civati (LeU): “E’ una campagna elettorale molto Berlusconizzata”

Intervenuto su Radio Cusano Campus: “Prodi? Non sono sorpreso dalle sue dichiarazioni. Votò sì al referendum e ha i suoi fedelissimi in liste Pd”

PIPPO CIVATI

Giuseppe Civati (Liberi e Uguali) su Radio Cusano Campus ha commentato le dichiarazioni di Prodi: “Al Referendum si schierò per il Sì, ci sono i suoi fedelissimi in lista col Pd, quindi non sono molto sorpreso. E’ una questione drammatica che si copre un po’ di ridicolo a Bologna perchè a Prodi toccherà votare Casini. Dalla tragedia passiamo alla farsa in pochi secondi”.

“Casini ha scritto una lettera di San Paolo Apostolo agli efesini, in questo caso San Ferdinando ai bolognesi, che dice che il Pd è cambiato, ci si mette tutti insieme, ci si appallottola nel centro e si fa qualcosa contro gli estremismi. Quindi è il Pd che è diventato Casini, non Casini è diventato nel Pd. Io sto trovando un grande spaesamento dopo le larghe intese, c’è anche Lorenzin candidata dal Pd a Modena, in una delle province più rosse del Paese”.

“Renzi ha scelto i fedelissimi perchè pensa al post-elezioni, a tenere uno spogliatoio affiatato. Ma non si parli di centrosinistra perchè Cuperlo è fuori, Orlando si lamenta sempre, Emiliano vuole fare fuori Renzi dopo le elezioni.. L’unico davvero in controtendenza è Prodi”.

“La campagna elettorale sta girando intorno alla questione fiscale, a chi ci guadagna. E’ una campagna già molto Berlusconizzata. E’ lui che sta dettando i tempi, perchè è tornato in auge, almeno nella considerazione dei commentatori. Noi diciamo progressività fiscale, Renzi dice bonus, Berlusconi dice flat tax”.

“Il leader più stimato dagli italiani è Emma Bonino, che però è alleata con Renzi, che però usa il simbolo di Tabacci, che però non comanderà in nessun governo. Quindi la leadership dipende da dove è messa. Sarà una campagna elettorale in cui la leadership sarà un po’ negata”.