Renata Bueno, deputata italo-brasiliana eletta con l’USEI alle ultime elezioni politiche, ha votato sì alla legge di stabilità del governo Renzi, un provvedimento che ancora una volta penalizza fortemente gli italiani all’estero. Ma perché l’ha fatto Renata Bueno? L’USEI non era un movimento indipendente e vicino agli italiani all’estero, a prescindere dalle vecchie logiche di partito? Eppure l’eletta all’estero non ha fatto mancare il proprio sostegno – e dunque quello del suo partito – a una manovra economica lacrime e sangue per gli italiani nel mondo. Chissà cosa ne pensa il fondatore e presidente dell’USEI, Eugenio Sangregorio…
“Giudico negativamente il fatto che l’On. Renata Bueno abbia votato a favore di una legge di stabilità che massacra gli italiani residenti all’estero”. Così Eugenio Sangregorio, presidente USEI – Unione Sudamericana Emigrati Italiani –, raggiunto telefonicamente a Buenos Aires da ItaliaChiamaItalia, commenta la decisione di Renata Bueno, eletta proprio con l’USEI nella ripartizione estera Sud America, di votare a favore di un provvedimento economico che rappresenta una ulteriore mazzata nei confronti delle comunità italiane all’estero.
“Dopo le chiusure di ambasciate, consolati e istituti di cultura, ancora tagli per i nostri connazionali e per il mondo dell’emigrazione? E’ davvero qualcosa di incredibile, gli italiani all’estero continuano ad essere presi di mira da questo governo, per giunta con la complicità di alcuni parlamentari eletti oltre confine. L’On. Bueno ha votato sì contro la mia volontà. Forse questa manovra economica può avere degli aspetti positivi per quanto riguarda l’Italia, anche se non garantisce al nostro Paese né crescita né sviluppo. Tuttavia, come USEI, riteniamo che Renata Bueno abbia sbagliato a votare a favore di una legge di stabilità che penalizza fortemente gli italiani nel mondo. E lo ha fatto – conclude Sangregorio – andando contro le istruzioni che le erano state date da parte della presidenza del nostro movimento”.
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